Milano, Napoli, Roma: nelle grandi città italiane trovare un posto auto è diventata una vera e propria missione impossibile. Tra traffico in costante aumento e sempre meno spazi disponibili per la sosta, parcheggiare regolarmente sembra ormai un lusso. E se da una parte ci sono i garage privati con tariffe salate (fino a 5 euro l’ora), dall’altra c’è chi si arrangia come può — a volte, infrangendo il codice della strada.

La realtà: parcheggi selvaggi e multe inevitabili
Soste sulle strisce, occupazione di posti riservati ai disabili con contrassegni abusivi, seconde e persino terze file. Sono pratiche diffuse — e punite con sanzioni salate — ma che molti automobilisti scelgono pur di non perdere ore a cercare parcheggio. In alcuni casi estremi, si può persino configurare una responsabilità penale, come previsto dalla normativa.

L’appello disperato di una studentessa romana
Ma a Roma, il disagio da parcheggio ha assunto un tono quasi tragicomico. Una giovane studentessa, in occasione di un esame universitario, ha lasciato un biglietto sul cruscotto della sua auto in sosta irregolare, sperando nella comprensione dei vigili urbani.

Sul foglio si legge:

«So che qui non si può parcheggiare. Ho un esame all’università, abbiate pietà di me. Ho cercato parcheggio per un’ora.»

Il messaggio, diventato virale dopo la pubblicazione sulla pagina social The Roman Post, ha scatenato una pioggia di commenti ironici e solidali. Qualcuno scrive: «Svejate prima», altri suggeriscono alternative più sostenibili: «La prossima volta pija l’autobus».

Il problema è reale e diffuso
La vicenda, per quanto curiosa, mette in luce un problema serio: la cronica mancanza di parcheggi nelle metropoli italiane. E se a Milano si punta sulla mobilità elettrica e sharing, a Napoli e Roma la situazione resta drammaticamente irrisolta.

Molti studenti raccontano situazioni simili, come chi ha rischiato di saltare un esame o la discussione della tesi per mancanza di posti auto. E nel frattempo, le multe fioccano.

Una soluzione esiste?
Oltre a investimenti in trasporto pubblico, parcheggi di scambio e micro-mobilità, servirebbe una gestione urbana più moderna ed equa. Mentre si attende una svolta strutturale, la creatività degli automobilisti italiani continua a stupire, tra biglietti d’emergenza e richieste di clemenza.