Scoppia la polemica per alcuni video diventati virali sui social, in cui la nonna del giovane detenuto per l’omicidio del musicista GiòGiò Cutolo conversa affettuosamente in videochiamata con il nipote, detenuto per l’omicidio avvenuto a Napoli. I contenuti, pubblicati dalla donna con messaggi d’amore rivolti al killer, hanno sollevato un’ondata di indignazione.

Borrelli: “Stop alla criminalità che si fa spettacolo”
A intervenire duramente è il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, da sempre in prima linea contro il degrado sociale e la spettacolarizzazione della criminalità.

“Le videochiamate pubblicate dalla nonna del killer, con messaggi d’amore per chi ha tolto la vita a un giovane musicista innocente, sono una vergogna che offende la memoria delle vittime e lo Stato stesso”, ha dichiarato Borrelli.

Il deputato ha chiesto l’immediata rimozione dei contenuti dai social e l’apertura di un’indagine per chiarire come tali video possano essere stati registrati e diffusi, nonostante le restrizioni previste nelle strutture carcerarie.

L’indignazione pubblica cresce: “I carnefici non diventino vittime”
“Lo Stato non può permettere che i carnefici si trasformino in vittime – ha aggiunto Borrelli – e che le famiglie dei detenuti usino i social per fare propaganda, mentre chi ha perso un figlio continua a soffrire in silenzio”.

Parole dure, che risuonano nel cuore di una città ancora scossa dalla tragica uccisione di GiòGiò Cutolo, giovane promessa della musica, la cui morte ha lasciato un vuoto enorme nella comunità napoletana.

Appello per più controlli e rispetto per le vittime
Borrelli ha concluso con un appello alle istituzioni:

“Chiedo che sia oscurato il profilo social coinvolto e che si faccia chiarezza su eventuali responsabilità interne al carcere. Basta con la criminalità che si fa spettacolo. Lo dobbiamo a tutte le vittime e ai cittadini onesti”.