Non ce l’ha fatta Immacolata D’Anna, la donna di 46 anni rimasta gravemente ferita nell’incendio che lo scorso 6 aprile ha devastato la sua abitazione in corso della Resistenza ad Acerra. Ricoverata in condizioni disperate all’ospedale Cardarelli di Napoli, è deceduta a causa delle ustioni estese a quasi il 100% del corpo, che avevano compromesso anche gli organi interni.

Nell’incendio aveva perso la vita anche un uomo, il cui corpo carbonizzato è ritrovato nella cucina dell’appartamento. Secondo una fonte investigativa qualificata, la porta della cucina era chiusa dall’interno, un dettaglio inquietante che potrebbe suggerire la natura dolosa dell’incendio.

Ipotesi e indagini in corso
Le forze dell’ordine, coordinate dalla Procura, stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Al momento, non sono stati resi noti elementi certi su cosa abbia scatenato le fiamme, né è chiaro se la donna abbia mai avuto la possibilità di raccontare quanto accaduto prima di perdere conoscenza.

Importanti potrebbero rivelarsi le testimonianze raccolte sul posto. Intorno alle 22:30, alcuni residenti hanno notato fumo e fiamme provenire dalla cucina della casa, in una zona del centro cittadino ancora animata. Alcuni passanti hanno anche raccontato che alcuni soccorritori improvvisati hanno tentato di entrare nell’abitazione dal balcone, utilizzando un carrello di un esercente locale per salire dalla strada.