Non si arresta l’incendio divampato lo scorso 5 aprile presso il sito di gestione dei rifiuti Seneca, situato nel comune di Scafati, in provincia di Salerno. Nonostante i numerosi interventi, le fiamme continuano a preoccupare cittadini e istituzioni, soprattutto a causa della nube di fumo che avvolge la zona, estendendosi anche ai comuni limitrofi come Pompei.
Nella giornata del 16 aprile, i forti venti hanno riacceso ben tre focolai, peggiorando ulteriormente la situazione ambientale e sanitaria. Il fumo denso ha generato disagi per la popolazione residente, alimentando la paura per le possibili sostanze tossiche liberate nell’aria.
L’appello di Francesco Emilio Borrelli: “Serve più vigilanza e trasparenza”
Sulla vicenda è intervenuto il deputato AVS Francesco Emilio Borrelli, che ha lanciato un appello chiaro:
“Bisogna intensificare la vigilanza antincendio e chiediamo ad ARPAC di continuare a monitorare la situazione, facendo chiarezza sui dati elaborati. In ogni caso, invitiamo la popolazione alla massima prudenza.”
Il parlamentare ha inoltre sottolineato l’urgenza di attuare misure preventive, ricordando che:
“Le misure di sicurezza vanno attuate preventivamente perché poi a respirare i veleni sono i cittadini.”
Infine, Borrelli ha sollevato dubbi sullo stato delle indagini:
“A che punto sono le indagini? Tali disastri si ripetono con troppa regolarità e facilità.”
Emergenza ambientale a Scafati: cosa si sa finora
L’incendio al sito Seneca riaccende i riflettori sul tema della gestione dei rifiuti in Campania e sulla necessità di controlli rigorosi e costanti. Al momento, non ci sono aggiornamenti ufficiali sull’origine del rogo né sui risultati delle indagini ambientali in corso.
Nel frattempo, cresce l’allarme tra i cittadini, che chiedono maggiore trasparenza da parte delle autorità e una comunicazione chiara su eventuali rischi per la salute.