La Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro della funivia del Faito, teatro del drammatico incidente che ha causato la morte di quattro persone e il ferimento grave di una quinta. L’inchiesta, al momento contro ignoti, ipotizza i reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Le indagini puntano a chiarire la dinamica dell’incidente, verificando eventuali responsabilità legate alla sicurezza dell’impianto.
Le aree poste sotto sequestro
I sigilli sono stati apposti a entrambe le stazioni della funivia, sia quella a monte che quella a valle. Inoltre, sono stati sequestrati i piloni, le due cabine, il cavo di trazione e l’ufficio tecnico dove è custodita la documentazione dell’impianto. Quest’ultima è già acquisita dalla Polizia di Stato di Castellammare di Stabia, che collabora attivamente con gli inquirenti.
Le immagini della tragedia e la prima ricostruzione
Un video registrato da una telecamera di sorveglianza installata presso la stazione di monte Faito ha ripreso una parte dell’incidente. Secondo quanto trapela, le immagini mostrerebbero la cabina in movimento che, improvvisamente, torna indietro ondeggiando prima di scomparire nella nebbia. Poco dopo, la cabina si sarebbe sganciata, probabilmente a seguito dell’urto con un pilone, precipitando nel vuoto. Gli occupanti, secondo una prima ipotesi, sarebbero sbalzati fuori dall’impatto.
Le indagini tecniche: focus sul cavo e sul freno d’emergenza
Uno degli aspetti centrali dell’inchiesta riguarda il cedimento del cavo di trazione e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Quest’ultimo, secondo quanto riferito, avrebbe però funzionato nella stazione a valle, consentendo l’evacuazione di una seconda cabina rimasta sospesa nel vuoto a pochi metri dalla stazione di partenza. Saranno le perizie tecniche a chiarire se vi siano state anomalie meccaniche o mancanze nella gestione dell’impianto.
La verifica ispettiva e i documenti tecnici
Nel frattempo, il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Tullio Ferrante, ha confermato in un’intervista televisiva che, nel marzo 2024, l’impianto era sottoposto a una verifica da parte degli ispettori dell’Agenzia per la sicurezza dei trasporti, come previsto dalla normativa vigente. Inoltre, l’EAV (Ente Autonomo Volturno), che gestisce la funivia, aveva inviato all’Agenzia l’8 aprile scorso la documentazione tecnica completa. Tale documentazione includeva l’esito delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, le prove sui cavi e una relazione di idoneità dell’impianto.