Lunedì scorso, in un’atmosfera di silenzio e commozione, si è svolta una fiaccolata per ricordare Immacolata D’Anna, madre di quattro figli, brutalmente uccisa dal suo compagno ad Acerra. La donna, 48 anni, è stata bruciata viva dal suo compagno, un uomo di 49 anni di origini nordafricane, che ha perso la vita nel rogo. La tragedia si è consumata nell’appartamento dove la donna viveva con il suo carnefice. Prima di essere intubata e trasferita d’urgenza al reparto Grandi Ustionati dell’ospedale Antonio Cardarelli, Immacolata ha accusato l’uomo di averle dato fuoco. Dopo giorni di agonia, è morta, lasciando una ferita profonda nei cuori di chi l’amava.

La fiaccolata è partita da Piazza San Pietro, nel cuore di Acerra, accompagnata dal suono assordante di campanelli e chiavi, simboli di una comunità unita nel ricordo e nella denuncia. Numerose persone hanno partecipato, tra cui Rosario Visone, co-portavoce regionale di Europa Verde, e il deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha voluto esprimere la sua solidarietà e l’indignazione per l’ennesimo caso di femminicidio.

La denuncia del deputato Borrelli e la lotta contro il patriarcato

In una nota, Borrelli ha sottolineato la necessità di una risposta collettiva e concreta contro la violenza di genere, che continua a colpire molte donne in Italia. “Piangiamo l’ennesima vittima di femminicidio. Non si può più restare in silenzio di fronte a queste stragi. C’è bisogno che la comunità tutta si ribelli contro la cultura patriarcale e dia sostegno alle vittime, sempre”, ha dichiarato. Il deputato ha anche denunciato il fatto che solo una piccola percentuale di violenze di genere sia denunciata, spesso a causa della stigmatizzazione sociale delle vittime.

Le parole di Borrelli richiamano l’importanza di cambiare il modo di pensare, ancora influenzato dal patriarcato e dal maschilismo, che troppo spesso giustificano comportamenti violenti o tollerano la violenza domestica. “Le violenze di genere sono all’ordine del giorno, e se non si denuncia è difficile debellare il fenomeno”, ha aggiunto, esortando a fare di più per prevenire tragedie come quella che ha coinvolto Immacolata.

Un appello per un cambiamento culturale

La tragedia di Immacolata D’Anna si inserisce in un contesto più ampio di violenze domestiche che, purtroppo, non sono un fenomeno raro. “Se non cominciamo a modificare il nostro modo di ragionare, non si può arrivare a una svolta che comunque deve passare anche attraverso le Istituzioni”, ha concluso Borrelli, richiamando l’urgenza di un cambiamento culturale che coinvolga tutta la società. Solo così sarà possibile dare un futuro diverso alle donne vittime di violenza e fermare la spirale di tragedie come quella di Acerra.