Sei medici e un’ostetrica dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica. L’inchiesta è legata alla tragica morte di un neonato, deceduto 24 ore dopo la nascita, in circostanze che restano ancora da chiarire.

La tragedia avvenuta in poche ore
Il piccolo, figlio di una coppia residente a Nola, in provincia di Napoli, era trasferito in terapia intensiva neonatale a causa di un improvviso peggioramento delle condizioni cliniche. Intubato e sottoposto a cure intensive, il neonato non ce l’ha fatta. Il decesso è avvenuto nel giro di poche ore, lasciando nello sconforto i genitori e sollevando pesanti interrogativi sull’accaduto.

Indagini in corso e autopsia disposta
La salma del bambino è posta sotto sequestro su disposizione del pubblico ministero Cecilia De Angelis, che coordina le indagini. Il magistrato ha già nominato un collegio di quattro medici legali incaricati di eseguire l’autopsia, fondamentale per stabilire con precisione le cause del decesso e accertare eventuali responsabilità mediche.

Ipotesi di reato e trasparenza investigativa
Al momento, l’iscrizione nel registro degli indagati rappresenta un atto dovuto per garantire il pieno esercizio del diritto di difesa da parte degli operatori sanitari coinvolti. L’ipotesi di reato su cui si lavora potrebbe essere quella di omicidio colposo, ma saranno gli esiti dell’autopsia e delle successive perizie a delineare con chiarezza eventuali responsabilità.

Un caso che scuote l’opinione pubblica
La notizia ha immediatamente fatto il giro della Campania, sollevando commozione e interrogativi anche da parte di associazioni in difesa dei diritti dei pazienti. L’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” ha fatto sapere che collaborerà pienamente con gli inquirenti, ribadendo la fiducia nella professionalità del proprio personale.