Un inseguimento ad alta tensione si è concluso con l’arresto di un giovanissimo corriere della droga a Napoli Est. Nel pomeriggio di martedì, i poliziotti del commissariato San Giovanni-Barra, con il supporto dell’Ufficio Prevenzione Generale, hanno fermato e arrestato un ragazzo di appena 15 anni con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento a beni della pubblica amministrazione.
Il tentativo di fuga e l’arresto
Tutto è iniziato in traversa Serino, dove gli agenti, durante un normale pattugliamento del territorio, hanno notato il giovane a bordo di uno scooter. Alla vista della pattuglia, il ragazzo ha immediatamente accelerato, ignorando l’alt degli agenti. Ne è nato un inseguimento che si è intensificato quando il minore ha impattato contro l’auto di servizio per poi proseguire la fuga a piedi verso via Velotti.
Dopo circa 200 metri, i poliziotti sono riusciti a bloccarlo. Il fermo, tutt’altro che semplice, ha richiesto l’intervento fisico degli agenti, ma ha permesso di interrompere quella che si sospetta fosse una consegna diretta di sostanze stupefacenti.
La droga sequestrata e le ipotesi investigative
Durante la perquisizione, il quindicenne è stato trovato in possesso di 31 dosi di marijuana per un peso complessivo di 35 grammi, oltre a una stecca di hashish. Gli inquirenti ipotizzano che il giovane stesse per effettuare una consegna in una delle piazze di spaccio controllate dal clan Aprea, noto per la sua presenza egemonica nella zona orientale di Napoli.
Le violazioni al Codice della Strada
Oltre alle accuse penali, al giovane sono state contestate anche quattro gravi infrazioni al Codice della Strada, tra cui:
Guida senza patente
Mancata esibizione della carta di circolazione
Utilizzo di un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo
Mancanza di copertura assicurativa
Un intervento che accende i riflettori sui minori nel narcotraffico
Questo episodio riaccende l’attenzione sull’utilizzo dei minori nelle attività illecite legate al narcotraffico. Sempre più spesso, i clan criminali impiegano giovanissimi come corrieri per sfruttare la minore rilevanza penale prevista dalla legge.