I docenti della scuola statale in Alto Adige rischiano di perdere fino a 10.000 euro lordi rispetto a quanto avrebbero dovuto percepire per recuperare l’inflazione del triennio 2022-2024. È la dura accusa lanciata da Cgil/Agb Funzione Pubblica e Flc Cgil, che hanno deciso di non sottoscrivere la lettera d’intenti proposta il 15 aprile dall’Agenzia provinciale per le relazioni sindacali.

La lettera, condivisa anche dal presidente della Provincia Arno Kompatscher e dall’assessora al Personale Magdalena Amhof, prevede una serie di misure economiche rivolte ai dipendenti pubblici e agli insegnanti delle scuole a carattere statale.

La proposta della Provincia: 825 milioni stanziati
Per il triennio 2025-2027, la Provincia Autonoma di Bolzano ha messo sul tavolo 825 milioni di euro. In particolare:

75 milioni di euro all’anno dal 2025 al 2027 per aumenti strutturali degli stipendi;

Un pagamento una tantum di 75 milioni per il periodo 2022-2024, da erogare entro luglio 2025;

L’introduzione dell’abbonamento gratuito ai mezzi pubblici con l’“Alto Adige Pass”, del valore di 250 euro;

L’incremento del fondo sanitario integrativo SaniPro di almeno 1 milione di euro l’anno;

La riapertura delle trattative contrattuali per il personale docente e pedagogico.

Bonus e arretrati: cifre insufficienti per i sindacati
Secondo i sindacati, però, le somme previste non compensano adeguatamente il caro vita registrato negli ultimi anni. Anche sommando:

i 1.612,82 euro già erogati,

i 4.004,75 euro ricevuti a febbraio,

e i 1.745 euro promessi per luglio 2025,

i docenti a tempo pieno otterrebbero complessivamente solo 7.362,57 euro lordi. Una cifra ben al di sotto del 17% di inflazione registrata nel triennio 2022-24 (dati ASTAT, indice NIC senza tabacchi, Comune di Bolzano).

La Cgil/Agb stima quindi che i lavoratori del settore pubblico otterrebbero da 3.000 a 7.000 euro in meno, mentre per i docenti statali la perdita salirebbe fino a 10.000 euro, a seconda dell’anzianità di servizio.

Cgil e Flc: «Serve più equità e trasparenza»
Anche il benefit del trasporto pubblico gratuito non convince i sindacati. La Cgil chiarisce che:

se la misura è pensata come incentivo ecologico, dovrebbe essere estesa a tutti i lavoratori, pubblici e privati;

se si tratta di un benefit aziendale, non può essere spacciato come un vantaggio ottenuto su richiesta sindacale.

Il dialogo continua, ma la firma non c’è
Pur non sottoscrivendo la lettera d’intenti, Cgil/Agb e Flc Cgil hanno confermato la loro partecipazione alle trattative. L’obiettivo resta quello di difendere il potere d’acquisto dei lavoratori pubblici e garantire un adeguato riconoscimento economico a chi opera nella scuola.