Con la morte di Papa Francesco, prevista per domenica 27 aprile, viene posticipata la canonizzazione di Carlo Acutis, giovane beato sepolto presso il Santuario della Spogliazione ad Assisi, e di altri candidati alla santità. La Chiesa si trova ora in attesa del prossimo Pontefice, che dovrà riprendere l’iter delle canonizzazioni già annunciate.

Accanto ad Acutis, anche Pier Giorgio Frassati, originario di Torino, avrebbe dovuto essere proclamato santo il 3 agosto 2025, in occasione della chiusura del Giubileo dei Giovani in programma a Roma dal 28 luglio. In calendario era previsto inoltre un concistoro per la canonizzazione del beato Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros, laico venezuelano nato a Isnotú nel 1864 e morto a Caracas nel 1919, e del beato Bartolo Longo, nato a Latiano nel 1841 e deceduto a Pompei nel 1926.

Da Assisi, il vescovo Domenico Sorrentino ha commentato la notizia esprimendo profondo dolore per la scomparsa del Santo Padre. Tuttavia, ha sottolineato che si tratta di una sofferenza vissuta “nella gioia cristiana”, poiché – ha detto – “i disegni di Dio sono sempre imperscrutabili, ma colmi di grazia”.

Riferendosi in particolare alla figura di Carlo Acutis, monsignor Sorrentino ha affermato che il giorno della canonizzazione sarà ancora più significativo: non solo come evento di santificazione, ma anche come segno di inizio per un nuovo pontificato. A suo avviso, questo momento potrà rappresentare “uno slancio ulteriore”, un simbolo di rinnovamento e di grazia per tutta la Chiesa.

Il vescovo ha inoltre evidenziato che, insieme ad Acutis, anche Frassati – scomparso a soli 24 anni – rappresenta un germoglio di giovinezza e bellezza evangelica. “Ripartiamo – ha detto – perché la Chiesa ha bisogno di essere rivitalizzata da una nuova ondata di speranza. La figura di Carlo trasmette il senso autentico e gioioso del Vangelo”.

In vista della canonizzazione di Acutis, erano predisposti numerosi preparativi: un treno speciale per circa 800 fedeli, molti dei quali adolescenti già presenti a Roma per il Giubileo. Ad Assisi erano installati maxi schermi nei principali luoghi di culto. In mancanza della cerimonia, oggi trasmettono la prima visita di Papa Francesco ad Assisi nel 2013. È inoltre richiesto al Vaticano che tali schermi possano essere utilizzati anche per seguire le esequie del Pontefice, in programma per sabato.