Un grave episodio si è verificato mercoledì mattina a Napoli, intorno alle ore 10:50, in corso Vittorio Emanuele, nei pressi del civico 74. Durante un intervento sanitario in emergenza, due operatrici stavano procedendo a far scendere una paziente da un’ambulanza, quando un’autovettura, sopraggiunta a velocità elevata e senza alcuna cautela, ha colpito violentemente il portellone posteriore del mezzo di soccorso, già aperto per consentire l’uscita della barella.
L’urto ha causato la rottura del lunotto posteriore dell’ambulanza, generando frammenti di vetro che hanno colpito sia le due operatrici sanitarie che la paziente, la quale in quel momento era collegata all’ossigenoterapia. L’impatto ha messo in pericolo l’incolumità di tutte le persone coinvolte in quella che doveva essere una delicata operazione di assistenza.
Il conducente fugge senza prestare soccorso
A rendere ancora più grave la situazione è stato il comportamento del conducente dell’auto, identificata come una Fiat Panda blu scuro, il quale, dopo un breve rallentamento, ha proseguito la marcia senza fermarsi, omettendo qualsiasi forma di assistenza o verifica delle condizioni delle persone colpite. Questo atteggiamento configura una chiara omissione di soccorso, come previsto dall’articolo 189 del Codice della Strada.
L’episodio è stato denunciato formalmente alle autorità da Fortunato Amato, avvocato e legale dell’operatrice sanitaria coinvolta, che ha sottolineato la gravità del gesto e la necessità di non lasciare impunito un comportamento così pericoloso e irresponsabile.
Una questione di sicurezza e rispetto
L’avvocato ha inoltre evidenziato l’urgenza di aprire una riflessione pubblica sull’esposizione quotidiana al rischio degli operatori sanitari, che troppo spesso si trovano a svolgere il proprio lavoro in condizioni pericolose, aggravate dall’assenza di rispetto per chi tutela la salute altrui.
Nel frattempo, grazie alle testimonianze raccolte sul posto e alla parziale identificazione della targa dell’auto coinvolta, le autorità sono già al lavoro e sembrano essere sulle tracce del responsabile. Le indagini proseguono con l’obiettivo di assicurare alla giustizia l’autore di un gesto tanto grave quanto inaccettabile.