Un violento episodio avvenuto lo scorso 28 gennaio a Santa Maria la Carità, in provincia di Napoli, ha portato all’esecuzione di quattro misure cautelari da parte dei Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia. Al centro della vicenda un’aggressione brutale con l’uso di mazze da baseball e una pistola, che ha coinvolto quattro persone: tre maggiorenni e un minorenne.
La dinamica: lite, aggressione e colpi non esplosi
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, tutto sarebbe iniziato quando un uomo residente a Lettere, dopo essere stato aggredito da tre persone, avrebbe tentato di difendersi estraendo una pistola semiautomatica. Tuttavia, a causa di un probabile malfunzionamento dell’arma, i colpi non sarebbero partiti. La pistola gli sarebbe poi stata sottratta dagli aggressori.
L’uomo, successivamente, si era recato presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, sostenendo inizialmente di essere stato vittima di un incidente stradale. Tuttavia, i medici avevano riscontrato fratture al capo e ferite lacero-contuse, circostanze incompatibili con un semplice sinistro.
Le indagini: videosorveglianza, GPS e intercettazioni
Grazie a una complessa attività investigativa condotta dai Carabinieri — che ha incluso l’analisi di filmati di videosorveglianza, tabulati telefonici, dati GPS e intercettazioni ambientali — è stato possibile ricostruire nei dettagli la dinamica dei fatti.
Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti anche elementi utili alle indagini, tra cui:
Cinque cartucce inesplose calibro 9×21;
Il fondello e una molla di un caricatore per pistola;
Una pistola con matricola abrasa, trovata in possesso di uno degli indagati al momento dell’arresto.
I provvedimenti cautelari: carcere e comunità per minori
A seguito delle indagini, sono stati emessi due provvedimenti distinti:
Custodia cautelare in carcere per il maggiorenne residente a Lettere, accusato di tentato omicidio e detenzione illegale di arma da fuoco;
Misura cautelare del collocamento in comunità fuori regione per il minore coinvolto, disposta dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Napoli.
Gli altri due maggiorenni — entrambi di Gragnano e Boscoreale — sono accusati di lesioni personali gravi, rapina e detenzione illegale di armi.
Detenzione illegale e arresto in flagranza
Durante l’esecuzione della misura cautelare, uno dei maggiorenni è stato trovato in possesso di un’arma da fuoco clandestina, ovvero una pistola con matricola abrasa. Di conseguenza, per lui è scattato anche l’arresto in flagranza.
I tre maggiorenni sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale, mentre il minorenne è stato accompagnato in una struttura fuori regione, dove resterà sotto sorveglianza.