n un silenzio carico di emozione, Napoli si è svegliata avvolta da un omaggio inaspettato e commovente: manifesti funebri con l’immagine di Papa Francesco sono comparsi nei vicoli dei Decumani, centro storico e cuore pulsante della città. Su di essi, una frase semplice ma intensa:
«Sei stato il Papa degli ultimi, con la capacità di combattere i primi. Grazie di tutto. Napoli ti saluta».

L’omaggio del popolo e l’iniziativa di Salvatore Kaiser
L’iniziativa porta la firma di Salvatore Kaiser, titolare dell’omonima agenzia di onoranze funebri:

«Papa Bergoglio era speciale. Il Papa degli ultimi non a parole, ma nei fatti. Un esempio per tutti noi».
Un gesto spontaneo, quasi istintivo, nel giorno di Pasquetta, quando le strade erano gremite di cittadini e turisti. Una dichiarazione d’amore collettiva, che racconta il legame profondo tra Napoli e il Pontefice argentino.

Il cordoglio delle istituzioni: bandiere a mezz’asta e parole di gratitudine
Il sindaco Gaetano Manfredi ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta al Comune e alla Città Metropolitana. Un segno tangibile del lutto che ha colpito l’intera comunità.

«La sua voce si è levata per la pace, per gli emarginati, per i malati. Con la sua morte si spegne una delle testimonianze più coerenti a difesa dei valori umani», ha dichiarato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania.

Manfredi, anche in qualità di presidente dell’Anci, ha definito la scomparsa del Pontefice «una perdita profonda», ricordando «la grande attenzione che Papa Francesco ha sempre riservato ai più deboli».

I ricordi personali: da Scampia a Betlemme, la Napoli di Francesco
Tra i più commossi, anche Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, che ha incontrato il Papa ben quattro volte:

«Indimenticabile la sua visita a Napoli, da Scampia al lungomare, e poi a Betlemme nel 2014. Le sue ultime parole sono state per la pace. Inascoltate, come il Vangelo».

Il mondo accademico ha ricordato Papa Francesco come guida morale. Matteo Lorito, rettore dell’Università Federico II, ha condiviso un toccante ricordo:

«Mi prese le mani e mi disse: “Fate ancora di più, fate vivere ai giovani la bellezza del sapere”».

Anche Antonio Garofalo, rettore dell’Università Parthenope, ha lodato «il coraggio del Papa nell’esprimere la sua fragilità, ma sempre vicino alla gente».