Dopo l’assegno di aprile, anche quello di maggio 2025, in pagamento a partire da giovedì 2 maggio (il 1° è festivo), subirà un ricalcolo fiscale. L’INPS ha infatti aggiornato le detrazioni d’imposta sulla base delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025. Questo comporterà conguagli a debito o a credito direttamente sull’importo della pensione.

Detrazioni figli a carico: cosa cambia da maggio
La novità più rilevante riguarda i figli a carico. Le nuove regole prevedono:

Detrazione spettante per ogni figlio fino ai 30 anni, solo se disabile;

Per i figli tra 21 e 30 anni non disabili, la detrazione resta valida;

Azzeramento automatico delle detrazioni per i figli over 30 senza disabilità.

L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, ha adeguato i sistemi informatici, applicando direttamente le nuove disposizioni. Chi riceve la pensione vedrà quindi l’effetto delle modifiche già nel cedolino di maggio.

Altri familiari a carico: si restringe la platea
Per quanto riguarda altri familiari a carico, la detrazione è ora concessa solo agli ascendenti conviventi con il pensionato. La detrazione:

Deve rispettare i limiti reddituali previsti;

Va ripartita pro quota tra tutti gli aventi diritto (ad esempio, tra più figli che hanno a carico lo stesso genitore).

Inoltre, è stato revocato l’automatismo che in passato riconosceva detrazioni per altri familiari non conviventi o privi di specifici requisiti.

Pensionati: cosa aspettarsi dal cedolino di maggio
Nel dettaglio, il cedolino della pensione di maggio potrebbe mostrare:

Una diminuzione dell’importo netto in caso di conguaglio a debito;

Oppure un leggero aumento se si è maturato un credito fiscale.

Si consiglia ai pensionati di accedere al portale INPS per consultare il dettaglio delle detrazioni applicate e, se necessario, aggiornare i dati anagrafici e familiari tramite l’apposita sezione dedicata alle “Detrazioni Unificate”.