Il processo che ha visto come protagonisti il cantante neomelodico Tony Colombo e sua moglie Tina Rispoli si è concluso con una sorprendente assoluzione da parte del GUP di Napoli, Ivana Salvatore. La coppia era accusata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli di concorso esterno in associazione mafiosa e partecipazione a un’organizzazione finalizzata alla produzione di sigarette di contrabbando. La sentenza è emessa presso l’aula bunker del carcere napoletano di Poggioreale, e ha sollevato molte discussioni, soprattutto dopo che il Pubblico Ministero aveva richiesto per entrambi una condanna a nove anni di reclusione.

Le Accuse e l’Inchiesta
La coppia era finita arrestata il 17 ottobre 2023, durante un’operazione condotta dal ROS, il reparto specializzato dei Carabinieri. L’indagine riguardava le attività imprenditoriali e finanziarie del clan di Secondigliano, noto per il suo legame con la camorra. Durante l’operazione furono arrestate 26 persone, tra cui Vincenzo Di Lauro, figlio del boss Paolo Di Lauro, uno dei leader storici della camorra napoletana.

L’indagine, che ha avuto inizio nel 2017, ha visto il coinvolgimento diretto di Vincenzo Di Lauro, il quale, dopo essere scarcerato, aveva intrapreso una carriera imprenditoriale. Gli inquirenti ritenevano che Tony Colombo e Tina Rispoli fossero in qualche modo coinvolti nelle attività illecite del clan. Tuttavia, nonostante le accuse gravi, il GUP ha deciso di assolvere la coppia.

La Requisitoria e la Sentenza
Il PM, durante la requisitoria, aveva richiesto pene severe per i due imputati, chiedendo per entrambi una condanna a nove anni di carcere. Tuttavia, la decisione finale del GUP è stata diversa. Colombo e Rispoli sono assolti dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e produzione di sigarette di contrabbando.