Un’operazione dei carabinieri del Nucleo Forestale di Serino, in collaborazione con i carabinieri della Stazione di Solofra, ha portato al sequestro di 300 metri cubi di rifiuti e alla denuncia di un imprenditore per gravi violazioni nella gestione dei rifiuti. L’operazione rientra in una serie di controlli mirati sulla gestione dei rifiuti e sul contrasto all’inquinamento, in particolare nell’ambito del Bacino idrografico del Sarno.

Le Violazioni Commesse dall’Imprenditore
L’imprenditore denunciato è un uomo di 50 anni, titolare di una società che si occupa dello stoccaggio e deposito di pellami semilavorati. Durante il controllo, i carabinieri hanno accertato che l’imprenditore deteneva un quantitativo di rifiuti ben superiore al limite consentito di 30 metri cubi, senza procedere alla loro discarica regolare secondo la cadenza trimestrale stabilita dalla legge. Inoltre, l’uomo non è riuscito a presentare la documentazione che attestasse la corretta gestione dei rifiuti prodotti dalla sua azienda.

Il Sequestro dei Rifiuti
A seguito degli accertamenti, i militari hanno proceduto al sequestro preventivo di circa 300 metri cubi di rifiuti depositati nel magazzino dell’azienda. Tra i rifiuti sequestrati figurano materiali pericolosi e non pericolosi, tra cui rifiuti tessili, RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), imballaggi in plastica e scarti di lavorazione.

L’Operazione e la Lotta all’Inquinamento
Questa operazione fa parte di una campagna di monitoraggio ambientale volta a contrastare le pratiche illecite che danneggiano l’ambiente e la salute pubblica. I carabinieri hanno concentrato i loro sforzi sul Bacino idrografico del Sarno, una zona particolarmente vulnerabile agli effetti dell’inquinamento.

Le Conseguenze Legali
L’imprenditore è stato deferito all’autorità giudiziaria in stato di libertà per le violazioni ambientali commesse, che includono la gestione scorretta dei rifiuti e il mancato smaltimento dei materiali.