Oggi siamo tutti più italiani, almeno da calendario. L’unità d’Italia compie 164 anni ed in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, nel 164° anniversario dell’Unità d’Italia, in pomeriggio, in Piazza del Quirinale, ci sarà il cambio della Guardia solenne con lo schieramento e lo sfilamento del Reggimento Corazzieri e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo.
Mentre questa mattina, in tutte le scuole d’Italia si è parlato della nascita del Tricolore e si è studiato l’Inno Nazionale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto, all’Altare della Patria alla presenza di alte cariche dello Stato.
Ieri sera e durante tutta la notte la bandiera tricolore è stata proiettata sulla facciata di Montecitorio per festeggiare la ricorrenza del 17 marzo, Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera.
Cenni storici
La giornata, data della proclamazione in Torino, nell’anno 1861, dell’Unità d’Italia, è stata istituita con l’obiettivo di ricordare e promuovere i «valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica». La proclamazione del Regno d’Italia fu l’atto che sancì formalmente la nascita dello Stato italiano unitario, istituendo il Regno d’Italia.
Con la promulgazione della legge 17 marzo 1861, n. 4671, Vittorio Emanuele II di Savoia, già monarca del Regno di Sardegna, assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d’Italia. La Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera è una ricorrenza celebrata il 17 marzo secondo quanto previsto dalla legge 23 novembre 2012 n.222, che contiene norme sull’acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e sull’insegnamento dell’inno di Mameli nelle scuole.