L’ex sindaco di Villa Literno (Caserta) ed ex consigliere regionale del PD, Enrico Fabozzi, è assolto per la seconda volta dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. La sentenza è pronunciata dalla prima sezione della Corte di Appello di Napoli, che ha confermato l’assoluzione già decisa nel 2021, ribadendo che “il fatto non sussiste”.
Il Processo e le Accuse
Fabozzi, primo cittadino di Villa Literno dal 2003 al 2009, fu arrestato nel 2011 mentre ricopriva il ruolo di consigliere regionale nel gruppo Misto (dopo la sospensione dal PD). Nel 2015, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere lo aveva condannato in primo grado a 10 anni di carcere per presunti rapporti con il clan dei Casalesi.
Nel 2021, la Corte d’Appello di Napoli lo aveva assolto, ma la Cassazione, nel 2022, aveva annullato la sentenza con rinvio, chiedendo ai giudici di rivedere la valutazione delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, tra cui Nicola Schiavone, figlio del boss Francesco Schiavone, noto come Sandokan.
La Sentenza di Appello Bis
Il nuovo processo d’Appello ha confermato l’innocenza di Fabozzi, stabilendo che le accuse non erano supportate da prove sufficienti. In particolare:
Due capi d’imputazione sono dichiarati prescritti
Per gli altri due capi, il tribunale ha confermato l’assoluzione perché il fatto non sussiste
Oltre a Fabozzi, sono nuovamente assolti anche:
Gli imprenditori Giuseppe e Pasquale Mastrominico (San Cipriano d’Aversa)
L’ex consigliere comunale di Villa Literno Nicola Caiazzo
Altri tre imputati
Revocate le Confische
Con la sentenza di assoluzione, la Corte ha anche revocato le confische dei beni disposte nella sentenza di primo grado, annullando così le misure patrimoniali a carico degli imputati.
Un Processo Durato 13 Anni
Dopo 13 anni di vicende giudiziarie, questa seconda assoluzione rappresenta un punto definitivo sulla posizione di Enrico Fabozzi, il quale era al centro di una delle inchieste più delicate sui rapporti tra politica e criminalità organizzata in Campania.