Il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha emesso nove interdittive antimafia nei confronti di altrettante imprese, nell’ambito di una strategia di prevenzione e contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata. L’obiettivo principale di questo provvedimento è dunque la tutela dell’economia legale e la salvaguardia della libera concorrenza tra le imprese.

Settori Coinvolti e Localizzazione delle Aziende
Le interdittive hanno colpito aziende operanti in diversi settori economici, tra cui:

Locazione, acquisto e vendita di immobili
Facchinaggio e logistica
Commercio di macchine e distributori automatici
Lavori edili
Esercizio di bar, caffè e tabaccherie
Gestione di sale giochi
Commercio di prodotti ittici
Organizzazione di impianti per il tempo libero
Le imprese coinvolte hanno sede nei comuni di Giugliano in Campania, Napoli, Casoria e Casavatore, territori quindi spesso esposti al rischio di infiltrazioni da parte di gruppi criminali.

Un’Operazione Frutto della Collaborazione tra Prefettura e Forze dell’Ordine
L’emissione delle interdittive è infatti il risultato di un’intensa attività di indagine condotta dalla Prefettura di Napoli, con il supporto delle Forze dell’Ordine e della Divisione Investigativa Antimafia. Questo intervento rappresenta quindi una chiara risposta dello Stato per arginare il condizionamento delle imprese da parte della criminalità organizzata e contrastare il fenomeno dell’economia illegale.

Tutela dell’Economia e della Concorrenza Leale
L’azione della Prefettura non solo mira a preservare il tessuto economico locale, ma contribuisce anche a garantire l’ordine pubblico economico, la libera concorrenza tra le imprese e il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione.

Le interdittive antimafia sono uno strumento fondamentale per prevenire il rischio che aziende legate ad ambienti criminali possano partecipare a gare d’appalto pubbliche o ricevere finanziamenti statali, inquinando ulteriormente il mercato legale.

Una Lotta Costante Contro le Infiltrazioni Criminali
Il provvedimento emesso dal Prefetto di Napoli si inserisce in un più ampio piano di contrasto alla criminalità organizzata, volto inoltre a rafforzare il controllo sulle attività economiche e a impedire che le mafie possano influenzare il mercato e condizionare la libera iniziativa imprenditoriale.