Siamo già a marzo, eppure le famiglie italiane ancora non possono presentare domanda per il Bonus Nido 2025. Un ritardo che sta mettendo in difficoltà migliaia di genitori, che da gennaio stanno anticipando di tasca propria le rette degli asili nido.
Dopo settimane di attesa e incertezze, però, arriva finalmente un aggiornamento ufficiale dall’INPS: l’Istituto ha annunciato che entro il 31 marzo 2025 sarà pubblicata la circolare operativa, con tutte le istruzioni e le modalità per fare richiesta del contributo.
Chi ha diritto al Bonus Nido 2025?
Il Bonus Nido è uno dei pochi contributi per le famiglie che non è stato assorbito dall’Assegno Unico Universale. Viene erogato per sostenere le spese relative a:
La frequenza di asili nido pubblici o privati per bambini fino a 3 anni
L’assistenza domiciliare per bambini con gravi patologie croniche
L’importo varia in base al reddito ISEE del nucleo familiare:
Fino a 3.000 euro annui per chi ha un ISEE fino a 25.000,99 euro, Fino a 2.500 euro annui per chi ha un ISEE tra 25.001 e 40.000 euro, Fino a 1.500 euro annui per chi ha un ISEE superiore a 40.000,01 euro
Tuttavia, l’INPS ha precisato che gli importi potrebbero subire variazioni con la nuova circolare.
Quando sarà possibile inviare la domanda?
Fino a pochi giorni fa, l’INPS si era limitata a risposte vaghe sulle tempistiche. Ora, invece, ha confermato che:
Entro il 31 marzo 2025 sarà pubblicata la circolare operativa, con tutti i dettagli su importi e modalità di richiesta
Nello stesso periodo sarà attivato il servizio per inviare le domande
Ci si aspettava che la finestra per le richieste si aprisse già a metà marzo, come avvenuto nel 2024, ma il ritardo ha costretto molte famiglie ad anticipare le spese per gennaio e febbraio senza ancora sapere quando riceveranno il rimborso.
Bonus Nido 2025: ritardi e incertezze preoccupano le famiglie
Il ritardo nell’apertura delle domande ha generato ansia e malcontento tra i genitori, che da mesi attendono il contributo per far fronte alle spese scolastiche. Molti hanno espresso preoccupazione sui social e nelle sedi INPS, chiedendo risposte chiare.
Ora che l’Istituto ha promesso una data precisa, la speranza è che sia rispettata senza ulteriori slittamenti.
Per chi attende il rimborso delle spese già sostenute, l’invito è a preparare la documentazione necessaria in vista dell’apertura delle domande.