Un grave episodio di violenza ha scosso il settore dei trasporti pubblici a Napoli. Un autista dell’autobus EAV, in servizio sulla linea Casacelle/Frullone, è stato brutalmente aggredito al capolinea Frullone. L’incidente ha acceso un dibattito sulla sicurezza degli operatori del trasporto pubblico, evidenziando la necessità di interventi urgenti per proteggere il personale.
Dinamica dell’aggressione
Secondo quanto riferito da Marco Sansone, rappresentante del Coordinamento Regionale USB Lavoro Privato, la violenza è scaturita a seguito di un diverbio tra l’autista e una passeggera. La donna, trovata in possesso di un biglietto non valido (dell’ANM invece che dell’EAV), ha reagito in maniera aggressiva alla richiesta dell’autista di regolarizzare la sua posizione. Successivamente, ha contattato il marito, che si è precipitato al capolinea e ha colpito ripetutamente l’autista con pugni al volto.
Conseguenze dell’attacco
L’aggressione non si è fermata ai primi colpi: anche dopo che l’autista ha tentato di chiedere aiuto e documentare l’accaduto con il cellulare, l’uomo ha continuato a colpirlo. Le ferite riportate hanno reso necessario il trasporto dell’autista al pronto soccorso, dove è curato per traumi al viso e ha subito la perdita di un dente.
Sicurezza degli autisti: una questione urgente
Questo episodio riporta al centro dell’attenzione la problematica della sicurezza del personale di trasporto pubblico. Gli autisti, quotidianamente esposti a situazioni di rischio, necessitano di tutele adeguate per svolgere il proprio lavoro senza timore di aggressioni.
Marco Sansone ha evidenziato la necessità di misure più efficaci per proteggere gli autisti, suggerendo interventi concreti da parte delle istituzioni e delle aziende di trasporto. Tra le possibili soluzioni, si parla dell’installazione di cabine protettive per gli autisti, di un maggiore presidio delle forze dell’ordine nei punti critici e di pene più severe per chi si rende responsabile di aggressioni ai danni di operatori del servizio pubblico.