L’evento

Sabato 22 marzo presso il Bar Bossa a Poggiomarino si è tenuto un evento ComiconOff (in collaborazione con il Comicon di Napoli) all’insegna dell’arte e della musica, coniugando la mostra dell’illustratore Quasirosso (Giovanni Esposito, originario di Poggiomarino) alla musica del gruppo Fuzz Bohemiens. Importante anche la partecipazione della scuola di fumetto Vesevus di Poggiomarino, un nuovo tesoro del territorio vesuviano che dà ai ragazzi con la passione per il disegno una grande opportunità per coltivarla e affacciarsi al settore dei fumettisti e dei grafici. La mostra di Quasirosso (sarà esposta al Bar Bossa fino al 29 marzo, se volete godere dell’esperienza affrettatevi!) vuole raccontare il suo percorso artistico, partendo dalle sue radici poggiomarinesi- con disegni raffiguranti la stazione della Circumvesuviana, le scalinate del I circolo a Via Roma, per poi proseguire con un simpaticissimo disegno-tributo alla famosa rosticceria Miranda, raffigurante una donna sensuale stesa sul celebre “salsicciotto”- fino ad arrivare a Milano, dove ora vive e lavora.

Le illustrazioni dedicate a Poggiomarino che danno inizio alla mostra
Il disegno dedicato al ‘salsicciotto’ della rosticceria Miranda

Andando avanti Quasirosso ci mostra i suoi lavori come fumettista, per poi passare alle illustrazioni personali e quelle in collaborazione con brand importantissimi come Prada, Gucci, Apple e Nintendo. Infine troviamo delle locandine alternative per i suoi film preferiti, alcune in collaborazione con le case produttrici.

Intervista a Quasirosso

Le origini

Abbiamo fatto qualche domanda a Quasirosso per indagare di più sul suo percorso e sulla sua ispirazione artistica partendo da uno degli eventi che hanno segnato la sua carriera, il Poggio Comics: “Il Poggio Comics è stato uno spiraglio perché partire da una provincia non è mai semplice… quando ho iniziato a disegnare era tutto un po’ spento e quando ho saputo che avrebbero voluto fare il festival del fumetto a Poggiomarino mi sembrava una cosa irreale, pensavo ‘com’è possibile che possa esistere qui?’. È stata un’occasione per conoscere persone e l’ambiente delle fiere, e quando alcune persone della politica volevano ostacolare questo progetto noi ragazzi abbiamo trovato un motivo in più per combattere e farci valere, ed è stata sicuramente una bella esperienza”.

Successivamente Giovanni ha parlato di com’è iniziata la sua passione: “La passione è iniziata quando non era una passione… quando ero piccolo ero balbuziente e avevo problemi di linguaggio; ho iniziato a parlare tardi, quindi per comunicare con i miei amici disegnavo, mi mettevo nell’angolino e mi raccontavo cercando di attirare l’attenzione delle persone. Quando la mia passione si è trasformata in lavoro ho iniziato a chiedermi ‘aspetta un attimo, ma le persone mi pagano per questo?’. Fino alle superiori sono stato autodidatta, poi ho frequentato l’Accademia di Belle Arti a Napoli, prima pittura e poi grafica e design, poi ho lasciato e ho continuato il percorso da autodidatta”.

La prefazione della mostra a opera di Quasirosso

Le ispirazioni e le fiere

Il racconto di Quasirosso è emozionante e parlando anche delle sue ispirazioni ci fa capire quanto queste siano importanti per ambire al massimo: “Mi ispiro ad artisti di campi diversi, sono partito dal cinema -che amo tanto- con registi come Woody Allen, per poi passare alla musica di De André che mi ha tanto segnato; in campo artistico inevitabilmente cito Klimt e Schiele della scuola viennese, che mi hanno fatto capire di voler stare in quel campionato, di voler competere con i grandi.”

Parlando della sua ascesa, Quasirosso ricorda uno dei momenti più belli ed importanti del suo percorso, cioè la prima fiera a Lucca: “È stata la mia prima fiera dopo il boom social, la ricordo bene perché i social sono un po’ alienanti: vedi dei numeri e non delle persone, e vedere che quelle persone esistono veramente e chiacchierarci mi ha fatto capire che quello che faccio non esiste solo sul web, ma esiste anche nella vita vera. È stata una presa di responsabilità, mi ha fatto capire che potevo vivere facendo questo e potevo comunicare con le persone.”

Illustrazioni di locandine dei film

Le collaborazioni con i brand

Adesso l’illustratore poggiomarinese vive a Milano, e usa la sua arte nei campi più svariati, dall’illustrazione classica alle collaborazioni col cinema, ma ciò che ultimamente lo stimola di più è il campo pubblicitario: “Sono uno che si annoia molto facilmente, quindi devo cambiare il più possibile. Una cosa che apprezzo tanto di Milano è l’aspetto pubblicitario, che è una roba un po’ snobbata dagli artisti ma è molto importante, dato che ti confronti davvero con delle sfide serie… nel campo artistico si è portati a farsi mangiare dall’ego, a dire ‘faccio quello che ho nella testa, è il mio mondo’, mentre nel pubblicitario ho un cliente e delle scadenze, soprattutto quando ho clienti grossi come Prada o Gucci; non posso andare là e dire ‘comando io’ perché anche loro sono artisticamente enormi. Sono belle sfide e mi piacciono tanto”.

Le illustrazioni di Quasirosso in collaborazione con brand famosi

Un messaggio per i giovani

Infine abbiamo chiesto a Quasirosso cosa volesse dire ai ragazzi che considerano le forme d’arte solamente un sogno da tenere nel cassetto e che non possono diventare un lavoro. Lui ci risponde così, con un incredibile realismo: “È difficile, perché quando ho iniziato io il mondo era un po’ diverso, i social erano all’inizio e la competizione non era così alta. Da un lato non voglio dire loro nulla, perché quello che ho imparato in questi anni è che chi deve emergere un modo lo trova, quindi sicuramente non ha bisogno dei miei consigli… dall’altro lato dico ‘pensateci bene’, perché c’è questo mito della passione che diventa lavoro, ma nessuno ti dice che poi diventa effettivamente lavoro… e in questo caso hai tanti impegni in più e un po’ cambia. Se volete farlo fatelo con consapevolezza, sappiate che quando diventa lavoro la situazione cambia, fate i conti pure con quello”.

Quasirosso con gli alunni della scuola di fumetto Vesevus

Ringraziamo infinitamente Quasirosso per aver condiviso con noi i suoi pensieri stimolanti, ma soprattutto ringraziamo gli abitanti di Poggiomarino che si sono dedicati a questo evento e che hanno unito tutte le generazioni, dai bambini agli adulti, appassionati al fantastico mondo dei fumetti e della musica: la serata ha ottenuto un grande successo e questo è un indice del fatto che c’è bisogno di spingere tanto sull’organizzazione di eventi culturali come questi.

Se vuoi seguire Quasirosso, ecco la sua pagina  Instagram: www.instagram.com/gio_quasirosso