I Campi Flegrei continuano a essere interessati da scosse sismiche che preoccupano la popolazione locale. L’ultimo sciame sismico, con epicentro alla Solfatara, è iniziato nella notte ed è terminato nella mattinata di ieri. In totale, sono stati registrati 33 terremoti, con una magnitudo compresa tra 0 e 3.

La scossa più forte, di magnitudo 3.0, è rilevata poco dopo le 3 del mattino, seguita da altre di minore intensità, ad eccezione di un evento sismico di 2.3. I movimenti tellurici più significativi sono avvertiti anche in diverse zone dell’area occidentale di Napoli.

Siti archeologici temporaneamente chiusi
A causa dello sciame sismico, nella giornata di ieri è disposta la chiusura temporanea dei siti del Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Tuttavia, nel pomeriggio sono riaperti il Museo e il Castello di Baia, mentre per oggi è prevista la ripresa totale delle attività.

Il bollettino dell’Osservatorio Vesuviano: il suolo continua a sollevarsi
Secondo il bollettino settimanale di sorveglianza dell’Osservatorio Vesuviano, relativo al periodo dal 3 al 9 marzo, i dati evidenziano una ripresa del sollevamento del suolo.

La velocità media preliminare di sollevamento del terreno è di 30 mm al mese, misurata alla stazione GNSS di Rione Terra, Pozzuoli.
Si tratta di un dato preliminare, che potrebbe subire variazioni con l’aggiornamento delle rilevazioni nelle prossime settimane.
Il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei è costantemente monitorato dagli esperti, poiché potrebbe avere implicazioni sulla stabilità dell’area e sulla sicurezza dei residenti.

Monitoraggio CO2 nelle scuole della zona rossa
Parallelamente all’attività sismica, le autorità stanno affrontando un’altra criticità: la presenza di anidride carbonica (CO2) in concentrazioni elevate in alcune scuole situate nella zona rossa dei Campi Flegrei.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha annunciato che tutte le scuole della zona rossa saranno dotate di rilevatori di anidride carbonica, per garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico.

Uno dei casi più preoccupanti riguarda l’Istituto Alberghiero “Rossini” di via Terracina, chiuso temporaneamente dopo che i valori di CO2 rilevati erano superiori ai limiti di legge.

Secondo i controlli effettuati dai Vigili del Fuoco:

La concentrazione massima di anidride carbonica rilevata nei locali della scuola era 1.2%, superiore al valore limite di esposizione previsto dalla normativa vigente (0.5%).
È stata riscontrata anche la presenza di acido solfidrico, con una concentrazione massima di 17 ppm, superiore ai limiti di sicurezza.
Misure di sicurezza nelle scuole
L’assessora all’Istruzione del Comune di Napoli, Maura Striano, ha visitato l’istituto per valutare la situazione. Al momento, i semiterrati di tutte le scuole interessate rimarranno interdetti a scopo precauzionale, in attesa di ulteriori accertamenti.