L’aumento delle bollette, in particolare quelle del gas, sta incidendo pesantemente sui bilanci delle famiglie italiane. Con l’arrivo della stagione fredda, infatti, i consumi energetici sono aumentati, portando con sé costi più elevati. Per venire incontro alle difficoltà economiche dei cittadini, il Governo ha introdotto il Bonus Bollette 2025, un contributo economico una tantum pari a 200 euro o, in alcuni casi specifici, fino a 500 euro.
Tuttavia, molti si chiedono quando verrà erogato il bonus e quali siano i criteri per poterne beneficiare. Di seguito, analizziamo nel dettaglio le tempistiche, i requisiti e le modalità di accesso a questa misura di sostegno.
Quando Arriva il Bonus Bollette 2025?
Per quanto riguarda l’erogazione del bonus, il Governo ha stabilito due diverse tempistiche, in base alla situazione dell’ISEE dei cittadini:
Secondo trimestre del 2025 (aprile-giugno): questa finestra temporale riguarda coloro che hanno già un ISEE valido presentato prima dell’entrata in vigore della riforma. In questi casi, il bonus verrà accreditato direttamente in bolletta senza la necessità di ulteriori passaggi burocratici.
Dal primo trimestre utile dopo la presentazione dell’ISEE aggiornato: per tutti coloro che presenteranno un nuovo ISEE o che ricalcoleranno il proprio reddito familiare secondo le nuove regole a partire da aprile 2025, l’erogazione avverrà nel trimestre successivo alla richiesta.
Pertanto, chi ha già presentato la dichiarazione potrà ricevere il contributo tra aprile e giugno, mentre chi aggiornerà l’ISEE successivamente vedrà l’accredito del bonus nei mesi seguenti.
Chi Può Beneficiare del Bonus Bollette?
Il bonus è destinato alle famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro. Questa soglia include un’ampia fascia di cittadini, permettendo a molte persone di usufruire dello sconto direttamente sulle bollette di luce e gas.
Inoltre, l’importo del bonus varia a seconda delle condizioni economiche e della composizione del nucleo familiare. Più precisamente:
La maggior parte dei beneficiari riceverà un contributo di 200 euro.
Alcuni nuclei familiari che soddisfano specifici requisiti potranno ottenere fino a 500 euro, rientrando nella categoria del bonus sociale.
Per accertarsi di rientrare tra i beneficiari, è sufficiente controllare l’ISEE aggiornato e verificare che rientri nella soglia stabilita dal Governo.
Come Ottenere il Bonus?
Uno degli aspetti più vantaggiosi di questa misura di sostegno è la procedura automatica di erogazione. Infatti, a differenza di altri aiuti economici, il bonus bollette non richiede alcuna domanda diretta da parte dei cittadini.
L’unico requisito essenziale è la presentazione dell’ISEE aggiornato. Coloro che hanno già fornito il proprio ISEE, ad esempio per accedere all’assegno unico, riceveranno il bonus automaticamente, senza bisogno di ulteriori passaggi burocratici.
D’altra parte, chi non ha ancora presentato l’ISEE dovrà farlo per essere incluso tra i beneficiari. In questo caso, una volta inoltrata la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), sarà l’INPS a incrociare i dati con quelli delle compagnie fornitrici di energia e gas. Il contributo verrà quindi accreditato direttamente nella bolletta, senza che sia necessario alcun intervento da parte dell’utente.
Ricalcolo dell’ISEE: Come Cambiano le Regole e Chi Potrebbe Rientrare tra i Beneficiari
Un aspetto importante da considerare riguarda le modifiche ai criteri di calcolo dell’ISEE introdotte dalla nuova normativa. A partire dal 5 aprile 2025, sarà possibile ricalcolare l’ISEE escludendo dal conteggio alcune tipologie di risparmi e investimenti. Nello specifico, non verranno più considerati ai fini del calcolo dell’ISEE:
Titoli di Stato
Buoni fruttiferi postali
Libretti di risparmio postale
Questa modifica potrebbe portare un numero significativo di famiglie a rientrare nei requisiti per ottenere il bonus. Secondo le stime della Consulta nazionale dei CAF, entro aprile 2025 saranno presentati circa 7 milioni di nuovi ISEE, con una percentuale significativa, stimata attorno al 35%, che potrebbe essere ricalcolata in base alle nuove regole.
Per verificare se si rientra in questa categoria, è sufficiente controllare la documentazione patrimoniale ed eventualmente aggiornare l’ISEE presso un CAF o tramite il portale INPS.