Nel marzo 2025, l’assegno unico per i figli a carico subirà un leggero ritardo rispetto alle scadenze abituali, ma non c’è motivo di preoccupazione. Questo ritardo, già verificatosi nei mesi scorsi, è dovuto a una modifica tecnica nelle procedure dell’Inps. Come spiegato nel messaggio numero 111 del 13 gennaio 2025, il pagamento dell’assegno unico verrà effettuato a partire dal 20 marzo 2025, circa 5 giorni più tardi rispetto alle consuete tempistiche.
I Motivi del Ritardo dei Pagamenti di Marzo
Il ritardo nell’accredito dell’assegno unico è legato all’adesione dell’Inps al sistema di Reingegnerizzazione delle Procedure di Tesoreria (Re.Tes) della Banca d’Italia, una modifica tecnica che riguarda i servizi di tesoreria statale. La nuova procedura ha determinato che gli accrediti per i mesi da febbraio a giugno 2025 vengano effettuati dal 20 di ogni mese. Tuttavia, la prima rata dell’assegno, che dipende dalla presentazione della domanda, sarà comunque corrisposta come sempre nell’ultima settimana del mese successivo alla domanda.
Novità sugli Importi e la Dsu
Per il mese di marzo 2025 ci sono alcune novità sugli importi dell’assegno unico. In particolare, coloro che non hanno inviato una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) entro il 28 febbraio 2025 vedranno l’assegno calcolato con l’importo minimo, pari a 57,5 euro. Questo perché la Dsu è fondamentale per determinare l’ammontare dell’assegno basato sull’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
Le domande precedentemente accettate restano valide, ma è necessario inviare la nuova Dsu per aggiornare l’importo, che sarà basato sui nuovi parametri ISEE. È possibile inviare la Dsu fino al 30 giugno 2025, data entro la quale saranno corrisposti gli arretrati relativi all’aggiornamento degli importi.
Dettagli sul Nuovo Portale ISEE
Sul portale unico ISEE dell’Inps è possibile ottenere la Dsu precompilata, che contiene i dati necessari per determinare l’importo dell’assegno. Questi dati includono la composizione del nucleo familiare, il reddito annuale e il patrimonio mobiliare e immobiliare. Una volta confermata o modificata la Dsu, essa deve essere inviata all’Inps tramite il sistema informativo dell’Isee, che riceverà i dati aggiornati dall’Agenzia delle Entrate.
Le Maggiorazioni dell’Assegno Unico
Anche nel 2025 sono previste maggiorazioni per determinate categorie. Ad esempio, per i figli con disabilità l’assegno aumenta in modo significativo:
97,7 euro per disabilità media,
109,1 euro per disabilità grave,
120,6 euro per figli non autosufficienti.
Inoltre, per i figli di madri con meno di 21 anni, è prevista una maggiorazione fissa di 23 euro, indipendentemente dal reddito. Per i nuclei familiari con almeno 3 figli, è prevista una maggiorazione che varia in base all’ISEE. A partire dal terzo figlio, l’assegno universale prevede un incremento che raggiunge 85,4 euro per i nuclei con un ISEE fino a circa 17.000 euro, riducendosi progressivamente per i nuclei con un ISEE più alto.
Bonus per il Secondo Percettore di Reddito
Un’altra maggiorazione riguarda i nuclei con un secondo percettore di reddito, che possono ottenere un bonus che varia tra 0 e 34,4 euro in base al reddito ISEE. Tuttavia, a partire da marzo 2025, i nuclei con un ISEE superiore ai 25.000 euro non riceveranno più questa maggiorazione transitoria, che era stata prevista per i mesi di gennaio e febbraio 2025.
Incremento per Bambini al di Sotto di un Anno
Una novità significativa riguarda l’incremento dell’assegno per i figli sotto l’anno di vita, che raddoppia l’importo mensile. Inoltre, per i bambini tra 1 e 3 anni, l’assegno aumenta del 50%, ma solo se il nucleo familiare rientra nella fascia ISEE massima, che per il 2025 è pari a 45.939,56 euro.
Maggiorazione per Famiglie Numerose
Per i nuclei con almeno 4 figli, l’assegno prevede una maggiorazione forfettaria di 150 euro al mese, che rappresenta un ulteriore sostegno per le famiglie numerose.