La Corte dei Conti della Campania ha notificato tre inviti a dedurre – un atto che prelude a una possibile azione di responsabilità erariale – tra cui al sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, e a due dirigenti comunali. L’accusa riguarda spese di rappresentanza eccessive, pari a 44mila euro, per l’acquisto di quattro regali di lusso donati dal Comune a ex ministri e altre figure di rilievo.
I regali sotto inchiesta
Secondo quanto riportato da Repubblica, gli oggetti acquistati e contestati dalla magistratura contabile sono:
Chiave d’oro da 15mila euro, donata nel luglio 2023 all’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Chiave d’oro simile, regalata nel 2022 a Dario Franceschini, ex ministro della Cultura.
Orologio di lusso, consegnato a Massimo Osanna, ex direttore degli scavi di Pompei.
Rosario d’oro, donato al vescovo di Pompei, Tommaso Caputo.
Tutti gli oggetti sono stati acquistati in una gioielleria locale, prima ancora – secondo gli inquirenti – dell’approvazione ufficiale della spesa da parte della Giunta comunale.
L’indagine della Corte dei Conti
Il pubblico ministero contabile Raffaella Miranda ritiene che tali spese non siano giustificate e troppo onerose per un’amministrazione pubblica. L’indagine è coordinata dal procuratore Antonio Giuseppone, e gli avvisi sono stati notificati dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata.
Quali conseguenze per il sindaco e i dirigenti?
L’invito a dedurre è un atto preliminare che permette agli indagati di presentare le proprie giustificazioni prima di un’eventuale citazione in giudizio per danno erariale. Se la Corte dei Conti accerterà l’uso improprio di fondi pubblici, i responsabili potrebbero essere condannati a risarcire il Comune per la somma contestata.