L’ex ministro Paolo Cirino Pomicino ha raccontato la sua drammatica esperienza di salute ai microfoni di Rai Radio1, durante il programma Un Giorno da Pecora. Dopo aver trascorso quattro mesi in ospedale, di cui un mese in coma, ha rivelato di aver vissuto esperienze oniriche incredibilmente realistiche.

I viaggi nella mente durante il coma
Durante l’intervista, Cirino Pomicino ha condiviso dettagli sorprendenti sui suoi ricordi del coma:

“Ho fatto dei viaggi meravigliosi, ovunque. Sono stato a Parigi e ho dormito anche nella camera dove dormiva la Regina Elisabetta. Mi sono visto a Capri a fare il bagno con le mie figlie piccole.”

Solo dopo il risveglio, i medici gli hanno spiegato che non si era mai mosso dal letto e che tutto ciò che aveva vissuto era frutto della sua immaginazione.

L’esperienza della morte sfiorata
L’ex ministro ha inoltre raccontato di aver avuto la sensazione di stare per morire, ma di essere poi tornato indietro:

“Ho visto anche che stavo per morire e poi non morivo.”

Un’esperienza che, secondo lui, ha lasciato un segno profondo e lo ha spinto a riflettere su molti aspetti della vita.

Il risveglio e lo sguardo sulla politica
Alla domanda su cosa abbia provato al risveglio, Cirino Pomicino ha risposto con il suo consueto sarcasmo:

“Da una parte ero contento. A chi pensava fossi morto ho fatto il segno che tutti voi immaginate, quello delle corna.”

Tuttavia, l’ex ministro non ha nascosto la sua amarezza nei confronti della situazione politica attuale:

“Dall’altro lato mi sono ritrovato nella sciatteria legislativa e nei dibattiti politici inutili.”

Un giudizio severo che riflette la sua visione critica sullo stato del dibattito pubblico in Italia.

Un’esperienza tra realtà e immaginazione
Il racconto di Paolo Cirino Pomicino mette in luce come l’esperienza del coma possa essere un viaggio tra realtà e immaginazione, con percezioni talmente vivide da sembrare reali. Inoltre, la sua testimonianza solleva interrogativi profondi sulla coscienza e sulle esperienze vissute durante stati di incoscienza prolungata.