Una scossa di terremoto di magnitudo 1.5 è stata registrata questa notte, giovedì 13 febbraio 2025, alle ore 4:23, dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).

L’epicentro è individuato a meno di un chilometro di profondità, nel triangolo compreso tra Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio e Ottaviano, a circa 6 chilometri da Portici e Torre del Greco e 7 chilometri da Ercolano. Al momento, non si segnalano danni a persone o cose.

L’INGV: nessun legame tra il Vesuvio e i Campi Flegrei
L’Osservatorio Vesuviano ha confermato che i recenti terremoti registrati nell’area vesuviana, compreso quello di stanotte, non sono collegati alle scosse che stanno interessando i Campi Flegrei.

“Nessun legame tra i due fenomeni”, ha dichiarato Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano. Anche Francesca Bianco, direttrice della sezione Vulcani dell’INGV, ha spiegato che i terremoti sul Vesuvio sarebbero dovuti all’abbassamento del cratere, un fenomeno che rientra nella normale dinamica vulcanica dell’area.

Terremoti ai Campi Flegrei: sciami sismici nella giornata di ieri
Mentre il Vesuvio ha registrato questa notte una lieve scossa, la zona dei Campi Flegrei continua a essere interessata da un’intensa attività sismica.

Nella giornata di ieri, sono registrati due sciami sismici con decine di scosse. In particolare:

Alle 22:42, una scossa di magnitudo 2.4, con epicentro a meno di un chilometro di profondità, è avvertita chiaramente anche a Napoli.
Alle 23:30, un altro sciame sismico ha registrato almeno otto scosse, la più intensa di magnitudo 2.5.
Anche nella serata di martedì 11 febbraio, si erano verificati due terremoti a breve distanza l’uno dall’altro:

Ore 22:09: scossa di magnitudo 1.7 ai Campi Flegrei
Ore 22:18: scossa di magnitudo 1.2 sul Vesuvio
Monitoraggio costante e raccomandazioni alla popolazione
L’INGV e la Protezione Civile continuano a monitorare costantemente la situazione sia sul Vesuvio che nei Campi Flegrei. Al momento, pur registrando un aumento dell’attività sismica nell’area flegrea, non vi sono segnali di allerta imminente.