L’udienza preliminare del processo che coinvolge Marcello Santelia, il collezionista di Nocera Inferiore accusato di detenzione di opere contraffatte e ricettazione, è iniziata ma subito rinviata. Santelia, 77 anni, è accusato di possedere 51 quadri di Picasso che la Procura di Roma ritiene falsi. L’udienza, che avrebbe dovuto affrontare la questione dell’autenticità delle opere sequestrate dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale nel gennaio 2018 a Salerno, è stata rinviata per impossibilità dell’imputato a partecipare.
Nel luglio scorso, il giudice per l’udienza preliminare (GUP) Francesco Patrone aveva nominato un collegio di periti composto da un’esperta storica dell’arte e tre grafologi per valutare l’autenticità dei quadri. Santelia, tramite i suoi avvocati Salvatore Nocera e Giuseppe Spagnolo, aveva nominato due consulenti di parte: Stefano Liberati e il grafologo Alberto Bravo.
La vicenda è emersa nel 2017 quando Santelia, tentando di vendere uno dei quadri a Dubai, aveva chiesto l’autorizzazione per l’esportazione all’Ministero della Cultura. Quest’ultimo, dopo aver richiesto una perizia alla Fondazione Picasso, aveva ricevuto conferma che il quadro in questione fosse un falso, con firma apocrifa. Questo ha portato al sequestro di una vera e propria collezione di opere, che è ora al centro delle indagini.
Il pubblico ministero Santina Lionetti aveva chiesto il rinvio a giudizio di Santelia, ma prima che il GUP si pronunciasse, ha deciso di procedere con una perizia super partes, accogliendo la sollecitazione anche della difesa di Santelia, per risolvere le divergenze tra le perizie tecniche delle due parti.
La prossima udienza per questa vicenda è fissata per il mese di aprile.