Il Concorso Ordinario PNRR per docenti di laboratorio nelle scuole secondarie di Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Umbria dovrà essere ripetuto. Lo ha stabilito il TAR di Ancona, accogliendo il ricorso presentato da alcuni candidati, difesi dall’avvocato Gaetano Liperoti.
La decisione è arrivata in seguito alla violazione dell’anonimato durante la prova pratica: ai candidati era stato chiesto di indicare nome e cognome sui fogli di risposta, compromettendo così la trasparenza e l’imparzialità del concorso.
Perché la prova va ripetuta?
Il concorso, organizzato a livello nazionale per l’assunzione di circa 20.000 docenti, è stato gestito a livello interregionale. Nel caso specifico, la responsabilità della procedura era dell’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche, che ha nominato la commissione esaminatrice.
Secondo il TAR, la prova pratica per i candidati della classe di concorso B022 – Laboratori di tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali è stata strutturata in forma scritta. In questi casi, è obbligatorio garantire l’anonimato, evitando che i correttori conoscano l’identità degli autori delle prove.
L’avvocato Liperoti ha sottolineato:
“Quando una prova pratica è svolta in forma scritta, deve rispettare le regole dell’anonimato, per garantire trasparenza e imparzialità nella valutazione.”
Il TAR ha quindi annullato l’intera prova pratica, evidenziando che il suo svolgimento – della durata massima di otto ore – non poteva avvenire alla presenza della commissione, rendendo ancora più evidente la necessità di rispettare l’anonimato.
Cosa succederà ora?
A seguito della sentenza, il Ministero dell’Istruzione dovrà:
Ripetere la prova pratica per tutti i candidati interessati;
Ripetere le prove orali successive alla pratica;
Approvare una nuova graduatoria di vincitori, valida a partire dal prossimo anno scolastico.
La decisione del TAR di Ancona rappresenta un importante precedente giuridico sulla correttezza delle procedure concorsuali e potrebbe influenzare futuri concorsi pubblici.
Le prossime comunicazioni ufficiali verranno fornite dal Ministero dell’Istruzione, con indicazioni sulle nuove date delle prove. I candidati dovranno quindi rimanere aggiornati attraverso i canali istituzionali per conoscere le nuove modalità di partecipazione.