La prima aggressione sanitaria del nuovo anno è stata registrata al CTO di Napoli, segnando un triste primato nel libro nero dell’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”. L’episodio, avvenuto ieri mattina poco dopo le 11, ha coinvolto un paziente che, nonostante accusasse dolori addominali, ha aggredito un infermiere con un calcio in pieno petto.

La dinamica dell’aggressione
Secondo il resoconto dettagliato fornito da “Nessuno Tocchi Ippocrate”, l’uomo si era presentato al pronto soccorso del CTO lamentando forti dolori addominali, probabilmente dovuti a una colica. Tuttavia, gli animi si sono surriscaldati quando il personale sanitario ha chiesto al figlio del paziente di attendere in sala d’attesa durante la visita medica.

“Al padre non è piaciuta questa decisione,” riferiscono gli attivisti, “e ha reagito sferrando un calcio all’infermiere.”

In un gesto descritto quasi come una mossa di karate, l’uomo ha colpito l’infermiere, mandandolo temporaneamente ko. Nonostante il dolore addominale, il paziente sembrava trovare la forza necessaria per compiere l’aggressione.

L’intervento delle forze dell’ordine
L’episodio ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, immediatamente allertate dal personale sanitario. L’aggressore è stato individuato e la sua posizione è ora al vaglio delle autorità competenti.

La denuncia di “Nessuno Tocchi Ippocrate”
L’associazione, da anni impegnata nella tutela degli operatori sanitari, ha espresso la propria indignazione per quanto accaduto.

“È la prima aggressione dell’anno nel territorio della Asl Napoli 1,” sottolineano gli attivisti, “e avviene a soli 5 giorni dall’inizio del 2025. Questo episodio, purtroppo, non lascia presagire nulla di buono.”

Un problema crescente
Gli episodi di violenza in ambito sanitario non sono purtroppo una novità. La crescente tensione nei pronto soccorso e nei reparti di emergenza mette a rischio la sicurezza degli operatori sanitari, già provati da turni massacranti e carenze strutturali.

“È necessario un intervento immediato,” ribadisce l’associazione, “per proteggere chi ogni giorno si dedica alla salute dei cittadini.”