La situazione di violenza negli ospedali italiani continua a destare preoccupazione. Ieri sera, intorno alle 23:30, si è verificata l’ennesima aggressione al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Napoli. A riportare l’accaduto è stata l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, che monitora da anni gli episodi di violenza contro il personale sanitario.
Un paziente agitato e l’intervento dei parenti
Il fatto è iniziato con l’arrivo di un paziente in evidente stato di agitazione al pronto soccorso, trasportato dal 118. L’uomo, secondo quanto riferito, era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Poco dopo, i suoi parenti hanno raggiunto il luogo e hanno accusato l’infermiera di triage di filmare la scena con il suo cellulare.
La situazione è rapidamente degenerata: i familiari hanno cominciato a minacciare l’infermiera di morte, distruggendo tutto ciò che trovavano a portata di mano.
L’intervento delle forze dell’ordine
Di fronte alla crescente tensione, il personale sanitario ha allertato i carabinieri. Gli agenti, una volta arrivati, hanno identificato i responsabili e verificato che l’infermiera non aveva filmato nulla. La memoria del suo telefono non conteneva alcun video dell’accaduto, smentendo le accuse dei parenti.
Un fenomeno preoccupante
Questo episodio si inserisce in un contesto sempre più allarmante per le strutture sanitarie della zona. Per l’Asl Napoli 1 Centro, si tratta della quarta aggressione registrata in soli sei giorni. Ritmi che l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate definisce “impressionanti” e senza precedenti.