Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta hanno eseguito un importante provvedimento di sequestro conservativo ante causam, in applicazione degli articoli 74 e 75 del Codice di Giustizia Contabile. L’operazione, richiesta dalla Procura regionale della Campania e approvata dal Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti di Napoli, ha riguardato un dirigente medico di primo livello dell’ASL di Caserta. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a 2.173.177,70 euro, somma corrispondente al danno erariale accertato.
L’indagine: attività extra-istituzionali illegittime
Le indagini, avviate dal Comando Tutela Salute NAS dei Carabinieri di Caserta e approfondite dalla Guardia di Finanza, hanno portato alla luce un sistema illecito posto in essere dal medico, dipendente a tempo pieno e in regime di esclusività presso l’ASL. Gli accertamenti hanno evidenziato che il professionista, attivo presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Marcianise, ha esercitato attività extra-istituzionali non autorizzabili dal 2006 al 2020.
Il modus operandi
Dal 2006 al 2017: Il medico ha ricevuto incarichi professionali direttamente a suo nome, senza le necessarie autorizzazioni dell’ASL.
Dal 2018 al 2020: L’attività illecita è stata mascherata attraverso una società di diagnostica medica intestata alla moglie, proprietaria del 99% delle quote e amministratore unico. Sebbene il medico risultasse socio di minoranza, tutte le prestazioni sanitarie svolte dalla società erano eseguite esclusivamente da lui.
Il danno erariale: oltre 2 milioni di euro
L’indagine ha determinato un nocumento erariale complessivo di 2.173.177,70 euro, somma che include:
Gli importi percepiti per incarichi extra-istituzionali non autorizzati, in violazione dell’articolo 53, comma 7, del Decreto Legislativo n. 165/2001.
Le indennità di esclusività corrisposte dall’ASL e indebitamente percepite, in contrasto con le condizioni contrattuali previste dalla Legge 662/1996.
Il provvedimento: sequestro di beni
Il sequestro ha interessato:
Beni immobili intestati al medico;
Conti correnti e altre risorse finanziarie riconducibili al professionista.
Tutto ciò fino al raggiungimento dell’importo del danno erariale accertato.