Due ore di puro terrore hanno sconvolto ieri i genitori e i familiari di Sofia, una neonata di appena un giorno rapita dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza. La piccola è stata portata via da una donna mascherata che si è finta una puericultrice, sostenendo di doverla accompagnare dal pediatra. L’incubo è terminato con il ritrovamento della bambina in un’auto a Castrolibero, un comune a pochi chilometri dalla clinica.

L’allarme e il panico
L’episodio è iniziato intorno alle 18:00, quando una donna con il viso coperto da una mascherina si è presentata nella stanza della mamma e della nonna della piccola. Con estrema calma, la donna ha dichiarato di dover portare Sofia per un controllo pediatrico. Solo dopo un’ora, vedendo che la bambina non tornava, i familiari hanno iniziato a preoccuparsi. La nonna ha contattato il personale sanitario, scoprendo che nessuna infermiera aveva prelevato la neonata. L’allarme è scattato poco prima delle 20:00, con una chiamata al 112 che ha dato il via alle ricerche.

Le ricerche e il ritrovamento

La situazione è diventata immediatamente critica. Decine di posti di blocco sono stati organizzati in tutta la zona circostante, mentre le videocamere di sorveglianza della clinica hanno fornito dettagli fondamentali: una coppia era stata ripresa mentre usciva dalla struttura con Sofia in braccio e si allontanava a bordo di un’auto.

La svolta è arrivata poco dopo le 21:00, quando le forze dell’ordine hanno intercettato l’auto sospetta nel comune di Castrolibero, a circa sei chilometri dalla clinica. La neonata si trovava all’interno del veicolo, insieme alla donna che l’aveva rapita e a un uomo che fungeva da complice.

Il lieto fine e i ringraziamenti

Uno dei poliziotti, dopo aver preso in braccio la piccola, ha immediatamente telefonato ai genitori per rassicurarli. Nel frattempo, un’ambulanza fornita di culla termica è partita dalla clinica per recuperare Sofia. Al suo rientro, una folla di persone accorsa davanti alla clinica Sacro Cuore ha accolto la bambina con un caloroso applauso.

Tra i primi a esprimere gratitudine verso le forze dell’ordine c’è stata la sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro, che ha dichiarato: «Un immenso grazie agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, coordinati dal questore Giuseppe Cannizzaro e dal capo della Mobile Gabriele Presti, per l’efficienza e la tempestività dimostrate nel ritrovamento della neonata rapita presso una clinica cittadina».