Un’operazione congiunta dei carabinieri della stazione di Sant’Antonio Abate e della compagnia di Montesilvano ha portato all’arresto di due uomini, Carmine Coppola (34 anni) di Pompei e Franco Cerasuolo (48 anni) di Gragnano, accusati di rapina, porto illegale di armi e ricettazione.

Il colpo al supermercato
L’indagine ha avuto inizio il 21 settembre 2024, quando i due sospettati avrebbero fatto irruzione in un supermercato di Sant’Antonio Abate, armati di fucili e con i volti coperti. Secondo le ricostruzioni, i malviventi avrebbero minacciato il personale con le armi, costringendolo a consegnare la somma di 580 euro. Dopo il colpo, i rapinatori si sarebbero dati alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.

Indagini e prove
Grazie alle attività investigative coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, supportate da:

Analisi dei filmati di videosorveglianza;
Attività tecniche approfondite;
Sopralluoghi mirati;
i carabinieri sono riusciti a raccogliere elementi indiziari decisivi contro i due sospettati. Nel corso delle indagini, è stato rinvenuto un arsenale sotterrato in un terreno riconducibile a uno degli indagati. Tra le armi recuperate, figurava anche un fucile risultato provento di furto.

Misure cautelari
Su richiesta della Procura, il GIP del Tribunale di Torre Annunziata ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare:

Carmine Coppola è stato trasferito presso il carcere di Pescara.
Franco Cerasuolo è agli arresti domiciliari nella propria abitazione.
Le operazioni si sono concluse con il rispetto delle formalità di rito, garantendo che i sospettati siano ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

«Abbiamo fatto tutto il possibile per rispettare le normative, scegliendo tecnologie all’avanguardia per ridurre al minimo l’impatto ambientale e garantire una convivenza serena con i vicini. Non possiamo accettare che un’accusa così generica ci tolga il nostro sogno», ha dichiarato Mario Danese.