Il 2025 si apre con una serie di bonus e incentivi per favorire l’occupazione femminile, mirati a sostenere le lavoratrici in condizioni svantaggiate, promuovere la parità di genere e aiutare donne vittime di violenza o mamme lavoratrici. Ecco una panoramica sulle principali agevolazioni disponibili.

1. Esonero contributivo per l’assunzione di donne (Decreto Coesione)
Questa agevolazione, introdotta lo scorso anno dal decreto Coesione, rimarrà attiva fino al 31 dicembre 2025. Si tratta di un esonero totale dal pagamento della contribuzione previdenziale (esclusi premi e contributi INAIL) per i datori di lavoro del settore privato che assumono donne con contratto a tempo indeterminato.

Caratteristiche principali:

Durata massima: 2 anni.
Limite mensile: 650 euro.
Beneficiarie:
Disoccupate da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni del Mezzogiorno o che lavorano in settori con alta disparità di genere.
Prive di impiego retribuito da almeno 24 mesi, indipendentemente dalla residenza.
Condizioni:
Le assunzioni devono avvenire tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, con un incremento occupazionale netto. Sono esclusi i contratti di lavoro domestico e di apprendistato.

2. Incentivi per l’assunzione di donne in condizioni svantaggiate (Legge n. 92/2012)
Attivo già da diversi anni, questo incentivo prevede un esonero contributivo per i datori di lavoro che assumono donne prive di un impiego regolarmente retribuito.

Requisiti delle lavoratrici:

Donne disoccupate da almeno 24 mesi, ovunque residenti, Donne residenti in aree svantaggiate, disoccupate da almeno 6 mesi, Donne occupate in settori con una disparità di genere superiore al 25%, disoccupate da almeno 6 mesi.
I settori con maggiore disparità occupazionale uomo-donna sono definiti annualmente dal Ministero del Lavoro (per il 2025 dal decreto n. 3217/2024).

3. Esonero contributivo per la certificazione della parità di genere
I datori di lavoro che possiedono la certificazione della parità di genere, introdotta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), possono beneficiare di uno sgravio contributivo fino a 50.000 euro annui. Questo incentivo è pensato per premiare le aziende che adottano politiche concrete per la parità di genere, migliorando le condizioni lavorative delle donne.

4. Bonus per l’assunzione di donne vittime di violenza
Un’agevolazione specifica è riservata ai datori di lavoro che assumono donne vittime di violenza di genere, beneficiarie del Reddito di Libertà. Il bonus prevede un esonero totale dal pagamento dei contributi previdenziali per un periodo massimo di 12 mesi.

5. Bonus mamme lavoratrici
Il bonus mamme lavoratrici supporta le donne che rientrano nel mondo del lavoro dopo la maternità, attraverso contributi per servizi di babysitting o per il pagamento delle rette di asili nido. Questo incentivo mira a facilitare la conciliazione tra vita lavorativa e familiare.

Come accedere alle agevolazioni
Per usufruire dei bonus:

I datori di lavoro devono presentare apposita domanda all’INPS.
Nel caso del Decreto Coesione, si attendono le istruzioni operative definitive.
Per altre agevolazioni, è fondamentale verificare i requisiti richiesti e presentare la documentazione necessaria.