La decisione di mantenere le scuole aperte nonostante la neve e il vento ha scatenato una bufera sui social contro il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno. Mentre molti comuni della Campania hanno optato per la chiusura degli istituti scolastici nella giornata del 13 gennaio, San Giorgio a Cremano ha mantenuto le attività didattiche regolari. Questa scelta ha provocato l’ira di numerosi studenti, che hanno reagito con insulti, anche a sfondo omofobo, sui profili social del primo cittadino.
Gli insulti e la reazione del sindaco Zinno
Il sindaco Giorgio Zinno ha condiviso pubblicamente alcuni dei messaggi ricevuti, tra cui gravi offese come: “Par a c******, spero ti sparino”. In un comunicato ufficiale, il sindaco ha espresso il suo sdegno per l’ondata di odio ricevuta, sottolineando la necessità di un intervento educativo:
«Sono, perlopiù, minorenni non controllati dai genitori, che pensano di poter utilizzare i social network senza conseguenze. Trasmetterò gli screenshot ai dirigenti scolastici per una lezione di educazione civica e segnalerò i messaggi più gravi alle forze dell’ordine».
Il sindaco ha evidenziato come questi episodi non siano solo un attacco personale, ma rappresentino un segnale allarmante di un fenomeno sociale più ampio, fatto di violenza verbale e mancanza di rispetto.
Una riflessione sul ruolo dei social e dei giovani
Zinno ha poi citato Umberto Eco, sottolineando come i social media abbiano amplificato la voce di chi, in passato, si limitava a esprimere opinioni irrispettose in contesti ristretti:
«Non si tratta solo di imbecillità, ma di un fenomeno più preoccupante che va contrastato con fermezza. Se non ci occupiamo di questi giovani, continueranno a pensare che la loro idea personale valga più di quella di un esperto».
Il sindaco ha inoltre denunciato l’effetto “branco” che spesso alimenta il coraggio di chi insulta online, favorendo comportamenti aggressivi e irrispettosi che rischiano di spersonalizzare le relazioni sociali.
La necessità di un intervento educativo
Questo episodio ha acceso i riflettori sull’importanza di educare i giovani ai valori della vita e della non violenza. Zinno ha invitato famiglie, scuole e istituzioni a lavorare insieme per contrastare questa deriva culturale, sottolineando come il futuro della società dipenda dall’impegno collettivo nell’insegnare rispetto e tolleranza.