Un grave episodio di violenza omofoba ha scosso Roma. Una coppia omosessuale è stata aggredita a pugni e calci da un gruppo di dieci ragazzi, che hanno rivolto ai due insulti omofobi durante l’attacco. La denuncia è stata presentata con il supporto dell’associazione Gaynet, che ha offerto assistenza legale e morale alle vittime.
Il racconto della vittima
Sthepano, uno dei due ragazzi coinvolti, residente a Roma e originario del Perù, ha riportato gravi ferite. Trasportato in ospedale, gli sono stati diagnosticati un trauma cranico, un naso rotto e il volto tumefatto, con una prognosi di 25 giorni.
«Ho cercato di difendermi, ma mi hanno aggredito in dieci. Abbiamo denunciato e vogliamo che la nostra storia sia un esempio. Tenersi per mano o scambiarsi uno sguardo romantico deve essere un gesto normale per tutti», ha dichiarato Sthepano, sottolineando l’importanza di combattere la violenza omofoba.
Le reazioni e il sostegno istituzionale
Marilena Grassadonia, coordinatrice dell’Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale, ha espresso dure parole di condanna per l’episodio: «La violenza omolesbobitransfobica colpisce ancora. Roma Capitale continuerà a fare la sua parte a fianco delle persone LGBTQIA+ per il bene di tutta la città».
Un problema sociale ancora irrisolto
L’episodio mette in luce ancora una volta la persistenza della violenza e dell’odio nei confronti delle persone LGBTQIA+. In una città come Roma, che si propone come un faro di inclusione e tolleranza, simili atti di violenza rappresentano un campanello d’allarme per l’intera società.