Un episodio al limite del paradosso si è verificato ieri pomeriggio a Torre del Greco, dove una coppia, composta da un uomo di 61 anni e sua moglie di 60, si è presentata presso la caserma dei carabinieri per sporgere una denuncia. Tuttavia, l’interazione ha preso una piega inaspettata quando i militari hanno scoperto una grave violazione di una misura cautelare in corso.

La scoperta
L’uomo, sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie, sedeva accanto a lei nella sala della caserma. Questo fatto, già di per sé sospetto, è stato ulteriormente aggravato dalla scoperta che il 61enne avrebbe dovuto indossare un braccialetto elettronico per monitorare il rispetto del divieto.

Durante gli accertamenti, i carabinieri hanno notato il dispositivo spuntare dal polsino del giubbotto dell’uomo. Ulteriori verifiche hanno rivelato che la coppia, contrariamente a quanto imposto dalle autorità, conviveva già da dicembre, all’insaputa sia della procura che dei carabinieri.

L’inganno del braccialetto elettronico
Per eludere il sistema di localizzazione collegato al braccialetto elettronico, i due avevano elaborato un piano:

La moglie portava con sé lo smartphone assegnato per monitorare la posizione del marito.
Lo smartphone veniva lasciato a bordo di un’auto, parcheggiata a più di 500 metri di distanza dalla loro abitazione, simulando così la separazione tra i due.
Questo stratagemma ha permesso loro di vivere insieme per mesi senza che le autorità se ne accorgessero.