Il Governo italiano ha approvato una misura destinata a cambiare il costo delle accise su diesel e benzina, con l’obiettivo di sostenere il rinnovo del contratto per il trasporto pubblico locale. La decisione prevede un lieve aumento del prezzo del diesel, tra 1 e 2 centesimi al litro, compensato da una riduzione di pari entità sulle accise della benzina.
Perché questo cambiamento?
Il “tendenziale riallineamento” tra le accise di benzina e diesel è stato motivato dal pressing dell’Unione Europea ed è stato inserito in un capitolo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Il veicolo legislativo scelto è un parere vincolante delle commissioni Finanze di Senato e Camera, che hanno approvato la misura dopo settimane di rinvii. Con questa decisione, il governo prevede di incassare circa 200 milioni di euro all’anno, destinati a migliorare il trasporto pubblico locale.
Le reazioni politiche e le critiche
La misura ha suscitato critiche dalle opposizioni. Secondo la senatrice Cristina Tajani (Pd), il governo ha trovato un modo surrettizio per aumentare le accise sul diesel, caricando i costi sugli automobilisti e sulle imprese. Anche altri esponenti politici, come Silvia Fregolent (Iv) e Tino Magni (Avs), hanno ricordato le promesse elettorali fatte dalla premier Giorgia Meloni, che si era opposta in passato a qualsiasi aumento delle accise.
Dal lato della maggioranza, il relatore Antonio Trevisi (Forza Italia) difende la misura, sostenendo che si tratta di un intervento necessario per promuovere il principio “chi meno inquina, meno paga”.
Impatto sulle tasche degli italiani
Benzina: La riduzione delle accise porterà a un risparmio annuo medio di 30 euro per chi utilizza auto a benzina, specialmente in città.
Diesel: L’aumento delle accise graverà su chi utilizza auto alimentate a gasolio. Secondo il Codacons, un incremento di 1 centesimo comporterà un esborso complessivo di circa 245 milioni di euro a carico degli automobilisti italiani.
Il governo ha pianificato di riallineare completamente le accise tra benzina e diesel nell’arco di cinque anni, passando dagli attuali 73 centesimi al litro per la benzina e 62 centesimi al litro per il diesel a un livello paritario.
Obiettivi e sfide
Il provvedimento punta a promuovere una mobilità più sostenibile, incentivando l’uso di veicoli meno inquinanti e supportando il trasporto pubblico locale. Tuttavia, le critiche sollevate dalle opposizioni mettono in luce il rischio di un ulteriore aggravio per le famiglie e le imprese già colpite dall’aumento del costo della vita.