Una tragedia sfiorata si è trasformata in una storia di speranza grazie alla prontezza e alla professionalità del personale del 118. Questa mattina, intorno alle ore 11, la centrale operativa della Asl Napoli 2 Nord ha ricevuto una telefonata disperata da una madre, che chiedeva aiuto per il suo bambino di soli 10 mesi, privo di coscienza.
Il soccorso, raccontato dal dottor Manuel Ruggiero, presidente dell’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate e medico del 118, è stato una corsa contro il tempo. L’ambulanza di Qualiano, con l’autista soccorritore Cipolletta e l’infermiere Broscritto a bordo, è arrivata in soli 8 minuti a Marano. Al loro arrivo, il piccolo era in arresto cardiaco.
Senza perdere un istante, l’equipaggio ha eseguito le procedure di rianimazione cardiopolmonare specifiche per i bambini, riuscendo a ripristinare il battito cardiaco e l’attività respiratoria autonoma del piccolo. Un intervento cruciale che ha permesso di stabilizzare le sue condizioni abbastanza da consentire il trasferimento immediato all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.
Anche il trasporto è stato fulmineo: appena 8 minuti per raggiungere il presidio dell’Arenella, dove il bambino è stato affidato alle cure dei rianimatori. Stabilizzato ulteriormente, il piccolo è stato poi trasferito al reparto di Cardiologia pediatrica dell’ospedale Monaldi, diretto dalla dottoressa Maria Giovanna Russo. Qui, i primi accertamenti hanno evidenziato un’anomalia al tessuto di conduzione del segnale elettrico alle cavità cardiache, un problema che richiederà ulteriori approfondimenti e trattamenti.
«Questo intervento – sottolinea il dottor Ruggiero – rappresenta un esempio di come una catena di soccorsi ben coordinata possa salvare vite. I colleghi del 118 hanno dimostrato un’altissima professionalità, seguendo con precisione i protocolli e rispettando i tempi critici richiesti per un’emergenza pediatrica di tale gravità. Eventi come questi ci ricordano l’importanza di divulgare le procedure di rianimazione cardiopolmonare pediatrica alle neo-mamme, per ottimizzare i tempi di intervento anche nei contesti domestici».