Le ultime rivelazioni sulle chat di WhatsApp tra Rosa Vespa e il marito Moses Omogo stanno facendo discutere l’opinione pubblica, gettando nuova luce sul caso del rapimento della piccola Sofia a Cosenza. Queste conversazioni, riportate dal programma Quarto Grado, sembrano confermare che l’uomo fosse all’oscuro delle azioni della moglie. Moses, 43 anni, arrestato e poi scarcerato, ha sempre dichiarato la sua estraneità ai fatti. Anche Rosa Vespa, 51 anni, ha confessato di aver agito da sola.
Le chat tra Rosa Vespa e Moses Omogo
Le conversazioni emerse svelano come Rosa abbia orchestrato un inganno elaborato. Dopo aver simulato una gravidanza, la donna ha inviato messaggi al marito sostenendo di aver appena partorito. «Amore mio, non ti fanno entrare, ma io sono tranquilla ora», scriveva Rosa, attribuendo l’impossibilità di visitarla alle restrizioni per il Covid in clinica.
Successivamente, Rosa Vespa ha finto di essere un’infermiera utilizzando un secondo numero di telefono, inviando a Moses un messaggio per comunicare la presunta nascita: «Sua moglie ha partorito, un bimbo di circa 3 kg. Tra poco la faccio chiamare». Per rendere credibile la sua storia, ha inviato al marito una foto di un neonato, probabilmente recuperata online, spacciandolo per il loro figlio. «Anselmo dorme», ha aggiunto in un ulteriore messaggio.
La situazione si è ulteriormente complicata quando Rosa si è presentata a casa con Sofia, la neonata rapita, trasportata in un ovetto rosa. Moses ha dichiarato di non essersi accorto di nulla, affermando di non sospettare le azioni della moglie.
Le reazioni della famiglia di Sofia
La famiglia della piccola Sofia ha accolto con incredulità la notizia della scarcerazione di Moses Omogo. I genitori, Federico Cavoto e Valeria Chiappetta, si sono detti sconvolti dalla decisione, sottolineando come la polizia avesse inizialmente assicurato che entrambi i fermati sarebbero rimasti in carcere.
«Come può essere dichiarato estraneo?», si chiede la famiglia di Sofia, esprimendo dubbi sull’estraneità di Moses. I familiari temono inoltre che il prossimo passo possa essere dichiarare Rosa Vespa incapace di intendere e di volere, aprendo così la strada alla sua scarcerazione.