La piattaforma TikTok ha rimosso l’account ufficiale di Ittica Febbraro, gestito da Carmela e Luigi Febbraro, titolari di una pescheria a Casoria, Napoli. L’account, che vantava oltre 260.000 follower e accumulava oltre 10 milioni di visualizzazioni, è stato disattivato in seguito a denunce di presunti maltrattamenti sugli animali. L’intervento è arrivato dopo la segnalazione del programma televisivo “Le Iene” e un’indagine avviata dai carabinieri.
La difesa della famiglia Febbraro
In risposta alla chiusura dell’account, Luigi Febbraro ha creato un nuovo profilo TikTok, chiamato “La pescivendola più bella d’Italia”, dove ha dichiarato:
«Il profilo da 260k follower è stato bloccato perché evidentemente diamo fastidio a qualcuno. Noi cerchiamo di far conoscere il nostro lavoro, con fantasia e allegria. Non abbiamo mai maltrattato animali, mostravamo semplicemente ciò che vendiamo, il nostro sostentamento e la nostra sopravvivenza».
La coppia ha dunque negato le accuse, sostenendo che i loro contenuti riflettevano esclusivamente l’attività commerciale, senza violazioni o pratiche abusive.
Le accuse dell’attivista Enrico Rizzi
In prima linea contro la coppia si trova Enrico Rizzi, noto attivista per i diritti degli animali, che ha descritto i contenuti pubblicati come una forma di sfruttamento e maltrattamento:
«Promuovevano la loro attività con balletti ridicoli, sfruttando, umiliando e maltrattando animali vivi come se fossero oggetti, sottoponendoli a sevizie e patimenti ingiustificati in barba al codice penale».
Rizzi ha inoltre aggiunto che, oltre alla chiusura dell’account TikTok, ha presentato una denuncia formale alla Procura della Repubblica, chiedendo il sequestro preventivo della pescheria. Secondo l’attivista, questa è solo la prima azione di una serie di iniziative volte a punire eventuali illeciti.
«Aspettate qualche altro giorno. L’ho sempre detto: nessuna pietà e tolleranza zero verso chi non ha il minimo rispetto per la vita degli animali».
Il dibattito online
La vicenda ha sollevato un acceso dibattito sui social:
Da un lato, molti utenti condannano i Febbraro, sostenendo che i video pubblicati abbiano banalizzato la sofferenza degli animali.
Dall’altro, ci sono coloro che difendono la coppia, sostenendo che le accuse siano esagerate e motivate da un crescente clima di intolleranza verso attività legate alla pesca e alla vendita di prodotti ittici.