La produzione dei turni pomeridiani e serali nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco è stata sospesa a causa del blocco dell’ingresso merci organizzato dai lavoratori della Trasnova. La protesta, incentrata sul mancato rinnovo della commessa da parte di Stellantis, mette a rischio il futuro occupazionale di circa 90 dipendenti.
Un Natale segnato dall’incertezza lavorativa
Nel corso del presidio, i lavoratori hanno simbolicamente installato un albero di Natale davanti allo stabilimento, decorato con cartelli recanti i nomi dei dipendenti accompagnati dalla scritta “licenziato”. Un gesto emblematico per sottolineare il dramma di chi potrebbe perdere il lavoro entro la fine dell’anno.
La mancata consegna di materiali ha costretto Stellantis a fermare temporaneamente le attività produttive, aggravando una situazione già critica.
Le richieste dei sindacati
I sindacati, guidati dal segretario generale della Fismic Napoli, Giuseppe Raso, hanno chiesto un intervento immediato da parte del governo e delle istituzioni locali. Tra le richieste principali:
Convocazione di un tavolo ministeriale presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per discutere della vertenza Trasnova.
Incontro con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per sensibilizzare le istituzioni locali sull’urgenza della questione.
«Non possiamo permettere che questa situazione passi inosservata», ha dichiarato Raso, evidenziando che il problema non riguarda solo Pomigliano d’Arco ma coinvolge anche altri siti produttivi Stellantis in Italia.
Il rischio di un effetto domino
Il mancato rinnovo della commessa Trasnova rappresenta solo un tassello di una problematica più ampia che potrebbe portare a un effetto domino sul piano occupazionale nei siti italiani del gruppo Stellantis.
Le organizzazioni sindacali temono che questo sia un segnale di disimpegno di Stellantis nei confronti della filiera italiana, con possibili conseguenze devastanti per l’intero comparto automobilistico nazionale.