Un episodio di violenza ha scosso Piazza Garibaldi a Napoli, dove un uomo ha seminato il panico con una bottiglia di whisky trasformata in arma. La vicenda, che poteva sfociare in tragedia, ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza in un’area già nota per episodi di degrado e criminalità.
La Dinamica dei Fatti
Secondo le ricostruzioni, il giovane si è presentato in un negozio alimentare chiedendo una bottiglia di Jack Daniels senza intenzione di pagarla. Dopo essersi impossessato della bottiglia, ha minacciato con essa il genero del titolare, presente per effettuare lavori di manutenzione. Quest’ultimo ha tentato di fermarlo, ma il furto si è trasformato rapidamente in un’escalation di violenza.
Il giovane, dopo aver svuotato la bottiglia, ne ha spezzato il collo, brandendo il coccio come arma bianca. Minacce sono state rivolte non solo al commesso, ma anche agli agenti della Polizia Locale intervenuti su segnalazione. Solo con l’arrivo dei Carabinieri il soggetto è stato fermato, ma la vicenda si è conclusa con una denuncia a piede libero.
Le Reazioni della Vittima e delle Autorità
Il genero del titolare ha espresso preoccupazione per l’assenza di misure restrittive contro l’aggressore:
“Un soggetto pericoloso che ha seminato il panico per tutta Piazza Garibaldi. Chi ci assicura che non rifarà le stesse cose?”
Anche il deputato Francesco Emilio Borrelli ha duramente criticato la gestione del caso, definendo l’assenza di un arresto un “clamoroso autogol”:
“Non adottare provvedimenti è un harakiri. Questa zona è da anni teatro di degrado e violenza. Serve un cambio di rotta immediato.”
Una Zona Problematicamente Complessa
Piazza Garibaldi è spesso al centro di polemiche legate a criminalità, spaccio e degrado urbano. L’episodio in questione non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto di crescente insicurezza percepita da residenti e commercianti.