Dopo due anni di indagini, la Procura di Torre Annunziata ha identificato sei persone indagate per la morte di Ugo Manganaro, avvenuta il 22 novembre 2022 durante il ciclone “Poppea” che colpì Vico Equense. Manganaro, 34 anni, era sulla spiaggia di Marina di Seiano per mettere in sicurezza le barche dei pescatori minacciate dalla tempesta, quando fu folgorato da una scarica elettrica.
Cosa è emerso dalle indagini
L’accusa principale rivolta agli indagati è omicidio colposo, legata alla mancata manutenzione di una cabina elettrica difettosa da tre anni. La cabina avrebbe causato la dispersione di corrente che portò alla folgorazione di Manganaro, entrato in contatto con pannelli metallici collegati all’impianto malfunzionante. Le anomalie risalivano al dicembre 2019 e non erano mai state risolte.
Ricostruzione degli eventi:
Inizialmente si ipotizzò che la morte fosse stata causata da un fulmine, ma successive indagini e testimonianze esclusero questa possibilità.
Un video girato da un testimone mostrò fili elettrici scoperti che generavano scintille al contatto con pali e pannelli, aggravando i rischi durante la tempesta.
Chi sono gli indagati
Quattro dirigenti e funzionari Enel, responsabili della manutenzione della cabina elettrica.
Due imprenditori, proprietari di strutture ricettive nella Marina di Seiano, ritenuti responsabili per la sicurezza degli impianti nelle loro aree.
Prossimi sviluppi giudiziari
Gli indagati avranno ora l’opportunità di:
Richiedere un interrogatorio.
Presentare memorie difensive. Dopo questa fase, la Procura potrà formalizzare la richiesta di rinvio a giudizio.
Il dolore della famiglia Manganaro
La madre della vittima, Mariangela De Simone, ha espresso commozione e determinazione:
“Abbiamo vissuto due anni difficili, ma oggi il nostro cuore gioisce per questo passo verso la giustizia. Ugo merita che si faccia luce su quanto accaduto, per lui, per sua moglie Mariarosaria, i suoi bambini e tutti noi che abbiamo subito una perdita immensa.”