Una scena che sembra uscita direttamente da un film hollywoodiano ma che purtroppo è accaduta nella realtà: a Somma Vesuviana, un imprenditore è stato vittima di una rapina a mano armata dai contorni drammatici, che ha richiamato alla mente le scene di tensione di Arancia Meccanica, il celebre film di Stanley Kubrick.

La dinamica della rapina

Secondo quanto riportato dal deputato Francesco Emilio Borrelli, l’episodio è avvenuto nell’abitazione dell’imprenditore, che ospita anche la sua attività commerciale. Due banditi, vestiti di nero e con passamontagna, si sono introdotti nel giardino della casa, dove l’uomo si stava allenando nella sua palestra privata. Armati di pistola, i malviventi hanno colpito la vittima al capo con il calcio delle armi, tentando di imbavagliarlo e legarlo mani e piedi con fascette e nastro adesivo.

L’imprenditore, temendo per la sicurezza dei genitori anziani presenti in casa, ha avuto una reazione istintiva: è riuscito a sfuggire ai rapinatori, a barricarsi fuori dalla palestra e a imprigionare temporaneamente uno dei due malviventi. Tuttavia, l’altro criminale è riuscito a raggiungerlo, colpendolo nuovamente. Nel frattempo, dall’interno della palestra, sono partiti colpi di pistola contro la porta chiusa, mentre il padre della vittima accorreva.

La fuga dei rapinatori

I colpi di pistola hanno spinto uno dei rapinatori a fuggire. Poco dopo, anche il complice si è dato alla fuga, consentendo all’imprenditore di ispezionare la palestra e constatare che i malviventi avevano abbandonato la scena.

«Hanno tentato di legarmi ed imbavagliarmi», ha raccontato l’imprenditore. «Hanno sparato più volte contro la porta dietro la quale mi ero barricato. Racconto questa esperienza per sensibilizzare altri imprenditori come me e metterli in guardia da criminali così spietati».

Reazioni e denunce

Il deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha diffuso la notizia, ha ricevuto un video dell’accaduto direttamente dalla vittima, che ha sporto regolare denuncia. Borrelli, insieme a Salvatore Esposito, consigliere comunale di Somma Vesuviana, ha commentato amaramente la vicenda: «Scene che sembrano da film ma che sono, purtroppo, molto reali. Reali sono la paura e il senso di impotenza. Poco reale, invece, appare la risposta concreta delle istituzioni contro il crimine dilagante».

Una realtà che preoccupa

L’episodio è solo l’ultimo di una serie di atti criminali che hanno esasperato la popolazione. Sempre più cittadini denunciano un crescente senso di insicurezza nelle proprie case e nei luoghi di lavoro, alimentato da una criminalità che appare sempre più organizzata e spietata.

“Bisogna intervenire con fermezza e decisione”, hanno concluso Borrelli ed Esposito, “per restituire serenità e sicurezza ai cittadini”.