Un episodio di violenza ai danni del personale del 118 si è verificato ieri sera in via Pallonetto a Santa Lucia, dove due uomini, un 46enne di Napoli e un 37enne di Terni, sono stati arrestati dalla Polizia. L’accusa è di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
L’aggressione
I poliziotti del Commissariato Dante, supportati dagli agenti del Commissariato Montecalvario, sono intervenuti dopo una segnalazione giunta alla Sala Operativa. Sul posto si era radunata una folla attorno a un’ambulanza, e due operatori sanitari, visibilmente scossi, hanno denunciato di essere stati aggrediti fisicamente dai due uomini.
La tensione è esplosa quando i sanitari hanno cercato di soccorrere una donna di 42 anni colpita da un malore. I familiari della donna, tra cui gli arrestati, avrebbero interferito con i soccorsi, prima con minacce verbali e poi con aggressioni fisiche.
Minacce e violenza
Tra le frasi urlate agli operatori del 118, una in particolare ha sottolineato la gravità della situazione:
«Se succede qualcosa a mia sorella, prendo la pistola e vi sparo.»
Dopo queste minacce verbali, i due uomini sono passati alle mani, provocando lesioni agli operatori. Quando la Polizia è arrivata sul posto per ristabilire l’ordine, uno degli aggressori ha continuato a inveire contro gli agenti, aggravando ulteriormente la sua posizione.
Un fenomeno preoccupante
Secondo le associazioni che monitorano la violenza contro il personale sanitario, si tratta del 74esimo episodio di aggressione registrato a Napoli dall’inizio dell’anno. Gli operatori sanitari continuano a essere bersagli di una violenza che rischia di compromettere il loro lavoro, già delicato e fondamentale.
Reazioni e richieste di pene severe
Le reazioni all’episodio sono state forti. Diverse figure del mondo istituzionale e associativo hanno espresso indignazione:
«Inaccettabile condotta criminale, vanno messi in galera e ci devono restare a lungo. C’è una violenza imperante che deve essere contrastata a tutti i costi. Solo i trogloditi pensano di usare le armi contro medici e infermieri, va fatta pulizia. Servono pene severissime per chi aggredisce gli operatori sanitari.»
La necessità di protezione per il personale sanitario
Questo episodio mette nuovamente in luce l’urgenza di misure più severe per proteggere il personale sanitario, che si trova sempre più spesso a operare in contesti di violenza. Le proposte includono:
Aumento delle pene per chi aggredisce operatori sanitari.
Presidi di sicurezza fissi presso le aree critiche, come pronto soccorso e ambulanze.
Campagne di sensibilizzazione per educare la popolazione al rispetto del personale medico.
Questo tipo di violenza non solo ostacola il lavoro dei soccorritori, ma rappresenta anche un rischio diretto per la vita dei pazienti che necessitano di cure immediate.