L’antibiotico-resistenza (AMR) rappresenta una delle sfide più urgenti e pericolose per la salute pubblica globale, come evidenziato recentemente sia al G7 Salute di Bari che al XXIII Congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), tenutosi a Napoli. I dati, particolarmente preoccupanti per l’Italia e in modo ancora più marcato per la Campania, mettono in luce l’urgenza di adottare strategie efficaci per monitorare e contrastare il fenomeno.

I numeri della resistenza antibiotica in Italia
Il progetto Resistimit, promosso dalla SIMIT, fornisce informazioni chiave per comprendere la portata del problema:

Registro dinamico nazionale: raccoglie e analizza dati epidemiologici sulle infezioni resistenti, consentendo di tracciare le tendenze e identificare le aree più critiche.
Mortalità associata: i dati sottolineano il rischio elevato di morte legato a infezioni causate da microrganismi resistenti agli antibiotici, un problema aggravato da un uso spesso inappropriato degli antibiotici sia in ambito clinico che veterinario.
Focus sulla Campania
La Campania emerge come una delle regioni italiane più colpite, con numeri superiori alla media nazionale:

Alta prevalenza di microrganismi resistenti.
Maggiori difficoltà nel controllo delle infezioni ospedaliere.
Rischio aumentato di mortalità associato a infezioni resistenti.
Il contributo di Resistimit e dell’intelligenza artificiale
Il progetto Resistimit si distingue per due elementi fondamentali:

Rete nazionale integrata: il software sviluppato consente la condivisione dei dati tra ospedali e centri di ricerca, migliorando la risposta alle infezioni resistenti.
Intelligenza artificiale: i dati raccolti vengono analizzati per prevedere scenari futuri e supportare decisioni strategiche, come l’ottimizzazione dell’uso di antibiotici e lo sviluppo di nuovi farmaci.