Dal 1° gennaio 2024, famiglie e persone che assistono anziani ultraottantenni in condizioni di grave fragilità e con reddito basso potranno richiedere un bonus mensile di 850 euro. Questo sostegno economico è destinato a finanziare servizi di cura e assistenza, come il pagamento di colf e badanti, ed è riservato alle persone in condizioni di bisogno assistenziale gravissimo.

Modalità di richiesta
La domanda potrà essere inviata esclusivamente online tramite il sito dell’Inps. Non si tratta di un click day: sarà possibile presentare richiesta non appena si soddisfano i requisiti, fino alla fine del 2026, anno in cui scade questa misura sperimentale. Tuttavia, l’effettiva erogazione del bonus inizierà solo dopo la pubblicazione del decreto attuativo del Ministero del Lavoro e la successiva circolare Inps, prevista per gennaio 2024.

I requisiti per accedere al bonus
Per ottenere l’assegno, bisogna soddisfare quattro requisiti fondamentali:

Indennità di accompagnamento: bisogna già riceverla (531,76 euro) o rispettare i criteri per ottenerla.
Isee sociosanitario inferiore a 6.000 euro: calcolato considerando solo coniugi e figli fiscalmente a carico.
Età minima di 80 anni.
Bisogno assistenziale gravissimo: condizioni di salute che richiedono assistenza 24 ore su 24, come:
Demenza profonda.
Coma o utilizzo continuo di autorespiratori.
Gravi disabilità o lesioni spinali.
Invalidità totale.
Importo e durata del bonus
Il bonus di 850 euro si aggiunge all’indennità di accompagnamento, portando il totale mensile a circa 1.381 euro.
Verranno assorbiti eventuali aiuti regionali o di altri enti pubblici per l’assistenza.
La misura è finanziata con 500 milioni di euro per il biennio 2025-2026. Se le richieste superano i 25.000 beneficiari previsti, l’importo potrebbe essere ridotto.
Come dimostrare i requisiti
Documentazione sanitaria: necessaria per certificare le patologie o condizioni gravi previste dal decreto ministeriale del 26 settembre 2016.
Questionario obbligatorio: include autodichiarazioni su nucleo familiare, altri anziani o disabili in casa, assistenza domiciliare e ricoveri ospedalieri.
Controlli e sanzioni
L’Inps controllerà che il bonus venga effettivamente utilizzato per servizi di assistenza. In caso di dichiarazioni false o uso improprio, il beneficiario sarà obbligato a restituire le somme percepite.

Un aiuto importante ma selettivo
La misura mira a supportare le persone più fragili, ma i requisiti stringenti e i fondi limitati fanno sì che inizialmente coinvolga solo una platea ristretta di beneficiari. Per chi rientra nei criteri, l’assegno rappresenta un sostegno significativo per garantire cure e assistenza adeguate nella terza età.